Giudizio abbreviato fino al 4 dicembre, per il 26enne Patrizio Franceschelli, l’ uomo che il 4 febbraio 2012, getto’ il figlio di soli 18 mesi nel fiume Tevere: a quanto racconto’ l’ assassino, il gesto fu compiuto per fare un dispetto alla madre con la quale non andava più d’accordo da tempo.

Ora però , parla la nonna del piccolo Claudio, che più volte, in passato, ha ribadito che il padre non era pazzo: “Ho provato disgusto e tanta rabbia” – racconta ai giornalisti  – “E’ entrato in aula lanciando i baci verso mia figlia. Voglio che sia fatta giustizia e questo significa dargli 30 anni! Non possono dargli una pena ridotta per quello che ha fatto!”

E’ indignata, la nonna di Claudio che non riesce a capire come i giudicii abbiano fatto a dare un giudizio abbreviato rinviando, quindi, l’udienza fino al 4 dicembre 2012.

Inoltre, sia all’arrivo e sia all’ uscita dall’ aula del Tribunale, alcuni amici e familiari della piccola vittima, hanno esternato quello che pensavano di lui, urlando e Franceschelli avrebbe fatto un gesto con la mano verso di loro..

Cristina Lioci

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