Molto spesso tendiamo ad associare il mal di testa all’età adulta. Questo disturbo però può presentarsi anche nei più piccoli e può essere molto fastidioso anche per loro. In Italia un bambino su quattro soffre di una forma di cefalea e sono sempre di più i bambini che si trovano ad avere a che fare con il primo mal di testa ancora prima del terzo anno di età. 

Proprio su questo tema nei giorni scorsi (24-26 novembre) si è svolto a Bologna il congresso nazionale organizzato dall’Associazione Neurologica Italiana per la ricerca sulle Cefalee e dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee

È possibile prevenire l’emicrania nei più piccoli? Assolutamente sì. Per aiutare i bambini il primo intervento riguarda lo stile di vita. Il professor Vincenzo Guidetti, esperto in materia, sostiene che “i ritmi troppo serrati che spesso caratterizzano anche la giornata dei più piccoli rappresentano un fattore favorente per lo scatenarsi di un attacco: i bambini predisposti a soffrire di questo disturbo hanno una capacità di reagire agli eventi stressanti minori – ad esempio, i ritmi intensi di una giornata piena di impegni – inferiore rispetto a chi non soffre di emicrania. Ecco perché in molti casi è sufficiente ‘rallentare’ e ridurre gli impegni del bambino perché il disturbo cessi di presentarsi o se ne riduca notevolmente l’insorgenza”. 

Un altro accorgimento riguarda la routine dei cicli sonno-veglia che dovrebbe essere rispettata il più possibile. Per il bambino, infatti, è molto importante mantenere gli orari in cui va a nanna e si sveglia al mattino sia nei giorni in cui frequenta l’asilo o la scuola, sia nei giorni di festa. 

Se l’emicrania si manifesta in forma lieve può essere utile ricreare attorno al bambino un ambiente tranquillo, privo di luci forti o rumori, e accompagnarlo nel sonno. Se invece il mal di testa è molto intenso è meglio intervenire con un farmaco dietro apposito consulto con il pediatra di famiglia o con uno specialista.

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