Quando si parla di Asperger ancora oggi si hanno dei dubbi sulla sua autenticità. Si perchè individuare una bambino con questa sindrome non è facile e di certo non la si può diagnosticare senza il consulto di uno specialista. Molte mamme temono che i bimbi possano soffrire di tale sindrome perchè magari notano degli strani comportamenti, differenti da quelli dei propri compagni. Ma come si fa a capire quando ci troviamo di fronte ad un Asperger o si tratta solo di casualità nel fare o dire cosa “particolari”? Vedamo di capirne di più.

Sindrome Asperger caratteristiche

La sindrome di Asperger è considerata un disturbo pervasivo dello sviluppo. Ancora oggi si discute sul fatto che debba essere considerata una forma mite di autismo o se sia un disturbo a sé stante.

Tale sindrome va a incidere, così come l’autismo, sulle aree di comunicazione e relazione. Pur avendo una sviluppatissima capacità di elaborare informazioni, infatti, queste persone possono incontrare difficoltà nel gestire l’empatia e le relazioni sociali.

Si manifesta durante l’infanzia ma non presenta disturbi nel linguaggio o ritardo mentale, anzi, le persone Asperger sono spesso caratterizzate da un’intelligenza nella norma o addirittura superiore.

Questo disturbo tende infatti a colpire l’interazione con il mondo circostante e con il modo di processare le informazioni. Possono sembrare antipatici, saccenti, distratti, pigri, disordinati, strambi, goffi o maleducati, ma in realtà è tutto frutto di un pensiero neurodiverso.

Sono persone molto sensibili ma incontrano difficoltà nel trovare il giusto modo di esprimere i propri sentimenti, così possono risultare riservati o raccontare fin troppo della vita privata.

Possono essere invadenti e fastidiosi, ma ciò accade perché non hanno una chiara percezione della spazio individuale e della confidenza, finendo per avere comportamenti irritanti. Ad esempio, se trovano divertente un particolare atteggiamento, tendono a metterlo in pratica senza rendersi conto che l’altra persona potrebbe non gradire.

Atteggiamenti goffi o buffi

Può succedere che non abbiano il controllo del proprio corpo, da qui l’apparenza goffa, o la consapevolezza della mimica facciale. Può , infatti, capitare che la loro espressione non coincida con lo stato d’animo che stanno provando in quel momento. Questa difficoltà si ripercuote anche sugli altri, perciò possono mal interpretare espressioni e intonazioni della voce. Per questo motivo può capitare che scambino, ad esempio, una voce semplicemente grossa con un atteggiamento proprio di chi è arrabbiato, e quindi spaventarsi o rimanerci male.

Alcuni Asperger non amano il contatto fisico e si trovano a disagio. Altri, al contrario, potrebbero rivolgere un gesto d’affetto verso una persona che ha suscitato in loro una forte emozione, anche se si tratta di sconosciuti.

Non riconoscono la gerarchia, l’autorità, il senso della proprietà e del possesso. Hanno una diversa concezione della sessualità e del senso del pudore, e per questo non sono rari i casi in cui questa sindrome si lega a bisessualità e omosessualità.

Tendono al perfezionismo, e per questo potrebbero non esimersi dal correggere una persona, correndo spesso il rischio di sembrare inopportuni. Da qui la tendenza a risultare antipatici.

I loro sensi sono molto sviluppati, ciò li rende particolarmente sensibili ai rumori e alla luce.

Nel 70% delle persone Asperger si riscontrano infine disturbi che riguardano la sfera della salute mentale: ansia, depressione, iperattività, problemi nella gestione della rabbia.

Socializzano in maniera goffa

Non sono affatto poco socievoli, molti infatti vorrebbero socializzare ma non sanno come fare, anche perché spesso incontrano diffidenza e giudizi negativi.

Come un caso di Udine balzato recentemente agli onori della cronaca. Una mamma di un ragazzo Asperger di 22 anni si è rivolta al mondo della comunicazione per denunciare la situazione che ormai da tempo vede coinvolto suo figlio.

“Da parecchio tempo ormai, sta subendo episodi di bullismo messi in atto da ragazzi minorenni che se lo incontrano lo insultano e lo prendono in giro anche pesantemente. La disabilità in se stessa – spiega – è già una condizione estenuante sia per il ragazzo, che comunque essendo un Asperger si rende perfettamente conto di ciò che sta accadendo, sia per una madre che si vede impotente di fronte alla sofferenza del figlio. Sono logorata psicologicamente e non ritengo giusto che tutto questo passi inosservato da parte delle istituzioni.”

Asperger cura

Questo è un tasto dolente ma possbile, almeno in parte. Si può gestire la sindrome solo se si interviene precocemente sui comportamenti. Il bambino che presenta questo disturbo può imparare, seppure con difficoltà, a socializzare mediamente bene e a condurre una vita autonoma. Tutto sta nella prevenzione e nella dedizione nei suoi confronti da parte dei genitori.

Molti asperger sostengono che, proprio grazie all’intervento subtaneo, conducono una vita normale e che riescono a controllare i propri comportamenti.Affinché la terapia sia efficace, è fondamentale intervenire anche sull’educazione di genitori, insegnanti e di tutti gli adulti che interagiscono con il soggetto Asperger in modo che possano affrontare al meglio il disturbo

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