Allattare al seno incide sul comportamento futuro del bambino: è quanto emerge da uno studio recentemente eseguito presso la Glasgow University. La ricerca, condotta dalla Dottoressa Tamsen Jean Rochat per il SSRC (Social Scienze Research Council), in collaborazione con i professori Brian Houle della “Australian National University“, Alan Stein dell’Università di Oxford e della ricercatrice scientifica Ruth M. Bland, ha preso in esame 1.500 bambini sudafricani tra i sette e gli undici anni e ha sottolineato l’impatto psicologico sul bambino se la mamma lo allatta fino al sesto mese.
Come riportato dal Daily Mail, i benefici dell’allattamento non riguardano “solo” la sfera fisica, con il rafforzamento del sistema immunitario, la riduzione del rischio di alcune forme tumorali e il miglioramento del sistema digestivo, ma interesserebbero anche l’ambito psicologico del neonato, migliorandone il quoziente intellettivo e le capacità cognitive.
“La durata dell’allattamento al seno di un bambino incide in diverse aree dello sviluppo – spiega Tamsen Rochat, ricercatore dello Human Science Research in Sudafrica – Ad esempio, alcuni disturbi legati al comportamento nell’infanzia possono portare a sviluppare atteggiamenti aggressivi nel futuro, interferendo con l’apprendimento e con le relazioni con i coetanei, compresa una scarsa autostima.”
Questi disturbi comportamentali che si sviluppano nell’infanzia non incidono immediatamente sulla salute del bambino “ma a lungo termine potrebbero avere come conseguenza un basso rendimento scolastico e ulteriori disturbi comportamentali”, conclude Rochat.
I bambini allattati al seno, sottolineano gli studiosi, hanno il 74% di probabilità in più di diventare degli uomini e donne di successo, rispetto ai coetanei non allattati.
Posizioni allattamento neonato
Se si è alla prima gravidanza è del tutto normale avere dubbi su quale sia la posizione più corretta per allattare il bambino. Il posizionamento giusto permette di evitare dolori ai capezzoli e consente al piccolo di poppare bene. In realtà, non esiste un’unica posizione ma diverse varianti, spetta alla mamma la scelta di quella più adatta a lei e al suo cucciolo.
Durante le prime settimane potreste dover fare i conti con qualche difficoltà, ma con un po’ di esercizio diventerà tutto più naturale. Per iniziare a prendere confidenza con l’allattamento e per entrare in sintonia con il bimbo, seguite questa sequenza: trovate una posizione comoda che vi permetta di appoggiare saldamente la schiena e sistemare bene braccia e gambe; accostate il bambino a voi, in modo tale che bocca e naso siano rivolti verso il capezzolo, così da non costringerlo a voltare la testa. Se possibile, chiedete a qualcuno di adagiarvi il bambino in grembo.
Allattamento: le posizioni
Posizione a culla o tradizionale: è la più usata, sopratutto nelle prime settimane di gravidanza. Il bambino è adagiato sul fianco, con la testa appoggiata nell’incavo del gomito e con bocca e naso rivolti verso il seno. Usate una mano per sostenere il sederino e l’altra per evitare che il seno prema sul suo mento. Volendo, potete usare uno o più cuscini per portare il bambino alla giusta altezza.
Posizione dell’abbraccio trasversale o presa di transizione: è simile alla precedente ma le braccia sono disposte in maniera diversa. Un braccio sostiene il seno mentre l’altro il corpo del piccolo, mettendo la mano alla base della testa.
Posizione sdraiata: la più amata durante le poppate notturne. Mamma e figlio sono adagiate sul fianco. Per stare più comode, potete mettere dei cuscini dietro la vostra schiena e tra le ginocchia. Usate l’incavo del gomito per sostenere il bambino, oppure sistemate una copertina arrotolata dietro di lui.
La presa sottobraccio o da rugby: particolarmente indicata per le mamme che hanno partorito col cesareo (perché il piccolo risulta lontano dalla ferita), quelle col seno molto grande o per i bambini molto piccoli. Sostenete vostro figlio a pancia in su con il braccio, magari adagiandolo su un cuscino, e con l’altra mano afferrate il seno. Il fianco del bambino è accanto al vostro, con gambe e piedi sotto il braccio.