Sonnolenza diurna cause

A tutti capita di avere sonno durante l’arco della giornata, la sonnolenza diurna è infatti un sintomo piuttosto diffuso e spesso è semplicemente la conseguenza di un’eccessiva stanchezza o di un cattivo riposo notturno.

Ma quando essa si verifica in maniera ricorrente o improvvisa e ci impedisce di svolgere le normali attività quotidiane, sarebbe meglio chiedere un parere medico. La sonnolenza può infatti essere spia di svariate malattie che necessitano di un’indagine più accurata.

È possibile classificare la sonnolenza in base ai suoi fattori scatenanti: mancanza di sonno, quella cioè causata da un cattivo o insufficiente riposo notturno; alterazione sonno-sveglia: conseguente a modifiche del tot di ore che solitamente concediamo al riposo; fisiologica: come quella si verifica dopo pranzo a causa della digestione; farmaci: alcuni medicinali possono dare questo effetto collaterale; tipo psichiatrico: patologie come la depressione possono causare sonnolenza diurna; ipersonnia: legata a malattie come la narcolessia o all’abuso di alcool.

I disturbi del sonno sono al primo posto tra i fattori alla base della sonnolenza diurna, prima tra tutti l’insonnia: disturbo causato da abitudini sbagliate, come trascorrere troppo tempo davanti al pc, consumare pasti pesanti, assumere caffeina o nicotina prima di mettersi a letto; ma anche da altri motivi come dolori, ansia, stress, paure e orari imposti dal lavoro o dallo studio.

Sonnambulismo, russamento, sindrome del bruxismo

Altri disturbi del sonno sono: a, sonnambulismo, russamento, sindrome del bruxismo.

Sempre in legame ai disturbi del sonno troviamo anche la narcolessia, la malattia del sonno per eccellenza: patologia caratterizzata dalla comparsa di sonnolenza diurna eccessiva e incontrollabile. Il soggetto narcolettico tende ad addormentarsi improvvisamente e più volte durante il giorno, episodi che solitamente si verificano ogni due ore e durano circa 15 minuti. I colpi di sonno possono avvenire in qualsiasi momento della giornata, esponendo così la persona a seri pericoli per la sua e altrui incolumità.

Tra le altre cause non riconducibili ai disturbi del sonno troviamo: ipotiroidismo, carenza di ferro o di globuli rossi, diabete, malattie infettive, problemi alla vista, insufficienze epatiche, trauma cranico grave, allergie alimentari, diete drastiche, attività fisica non adatta al proprio organismo, cattiva digestione, cambiamenti di stagione.

Sonnolenza improvvisa incontrollabile

La sonnolenza improvvisa e incontrollabile può essere causata da diverse ragioni, tra cui disturbi del sonno come la narcolessia o la sindrome delle apnee notturne, ma anche da alcune condizioni mediche come l’ipotiroidismo, l’anemia, la depressione, o l’uso di alcuni farmaci.

E’ importante consultare un medico per identificare la causa precisa della sonnolenza improvvisa e incontrollabile. Il medico può condurre un esame fisico e chiedere dei test per determinare la causa sottostante e consigliare il trattamento appropriato.

Se la sonnolenza è causata da una condizione medica, il trattamento può includere farmaci, cambiamenti nello stile di vita e terapie. Per esempio, se la sonnolenza è causata da apnee notturne può essere necessario utilizzare una maschera per la pressione positiva continua o un dispositivo di avanzamento mandibolare. Se la sonnolenza è causata da una condizione come la depressione, il trattamento può includere farmaci e terapia.

In generale, è importante non sottovalutare la sonnolenza improvvisa e incontrollabile e cercare l’aiuto di un medico per identificare e trattare la causa sottostante. Inoltre è importante adottare uno stile di vita sano, evitando di fumare, di bere alcolici, di assumere droghe e di non dormire abbastanza.

Sonnolenza e narcolessia

La narcolessia è una condizione neurologica rara che si caratterizza per la sonnolenza eccessiva durante il giorno, accompagnata da episodi di sonno improvviso e incontrollabile chiamati “cattacismo”. Questi episodi possono durare da pochi secondi a pochi minuti e possono verificarsi in qualsiasi momento della giornata, anche durante l’attività fisica o mentale. La narcolessia può anche causare disturbi del sonno notturni come l’insonnia e la paralisi del sonno, in cui una persona è cosciente ma non in grado di muoversi o parlare.

La narcolessia è causata da una carenza di un neurotrasmettitore chiamato orexina, che regola il sonno e la veglia. La causa precisa della carenza di orexina non è nota, ma si ritiene che possa essere legata a fattori genetici e ambientali.

Il trattamento della narcolessia può includere farmaci come la modafinila, che aiuta a ridurre la sonnolenza diurna, e la fluvoxamina, che aiuta a migliorare i disturbi del sonno notturni. In alcuni casi, può essere necessario utilizzare una combinazione di farmaci per controllare i sintomi.

Narcolessia test

Il test più comunemente utilizzato per diagnosticare la narcolessia è il test del sonno con polisonnografia e la misurazione dell’epworth sleepiness scale (ESS) per valutare la sonnolenza diurna.

La polisonnografia è un esame del sonno che registra attività elettrica del cervello, dei muscoli, del cuore e della respirazione durante il sonno. Questo test può aiutare a identificare i disturbi del sonno associati alla narcolessia, come l‘apnea del sonno e la paralisi del sonno.

L’ESS (Epworth Sleepiness Scale) è un questionario composto da 8 domande che valutano la tendenza alla sonnolenza diurna in situazioni comuni. La scala va da 0 a 24 punti, un punteggio elevato indica una sonnolenza eccessiva.

Il medico può anche condurre un esame fisico e chiedere l’anamnesi per escludere altre condizioni che possono causare sonnolenza diurna e disturbi del sonno. In alcuni casi, il medico può richiedere ulteriori test, come la misurazione della quantità di orexina nel sangue, per confermare la diagnosi.

 

 

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