Cosa s’intende per aculofobia
L’aclofobia è una fortissima paura del buio che può causare sintomi come episodi di ansia o depressione. Ma quand’è che una normale paura si trasforma in una fobia? Quando essa diventa eccessiva, irrazionale ed influisce anche sulla vita quotidiana.
La paura del buio e dell’oscurità si manifesta spesso durante l’infanzia e di solito viene considerata come una normale parte dello sviluppo di un bambino.
Alcuni studi condotti proprio su questa fobia, hanno dimostrato come gli esseri umani spesso temano il buio, principalmente a causa della mancanza degli stimoli visivi. In parole povere le persone temono il buio solamente perché non riescono a vedere cosa c’è intorno a loro.
Se ovviamente un po’ di paura è del tutto normale, quando essa inizia ad influenzare la vita quotidiana di un individuo, allora potrebbe essere necessario cercare l’aiuto di un medico.
aclofobia sintomi
I sintomi dell’aculofobia sono parecchio simili a quelli riscontrati in molte altre fobie, e comprendono ad esempio una paura estrema in presenza del buio, che potrebbe anche trasformarsi in vera e propria angoscia.
Spesso i sintomi possono interferire con le normali attività quotidiane come quella lavorativa o scolastica; inoltre possono anche portare a dei veri e propri problemi di salute. Vediamo quindi in modo dettagliato quali sino i sintomi di chi soffre di aculofobia; essi si dividono in due categorie diverse: sintomi fisici e sintomi emotivi.
Per quanto riguarda i sintomi fisici troviamo:
- Difficoltà respiratorie;
- Battito cardiaco accelerato;
- Dolore al petto o senso di oppressione;
- Tremore o formicolio;
- Vertigini;
- Mal di stomaco;
- Eccessiva sudorazione;
I sintomi emotivi invece sono i seguenti:
- Sentimenti opprimenti di ansia o panico;
- Intenso bisogno di fuggire dalla situazione;
- Perdere il controllo e sentire di stare impazzendo;
- Sentirsi morire o perdere conoscenza;
- Sentirsi impotenti di fronte alla paura
Differenza tra normale paura e fobia
A parte la presenza o meno dei sintomi appena elencati qual è la differenza tra una paura del tutto normale e una fobia? Diciamo subito che avere un po’ paura del buio non significa necessariamente soffrire di aculofobia. Bisogna iniziare a preoccuparsi quando la paura comincia ad interferire pesantemente con la nostra vita quotidiana.
Facciamo alcuni esempi: è del tutto normale provare un po’ di ansia quando si deve prendere l’aereo durante un temporale o una turbolenza; ma saltare il matrimonio di una persona cara perché questo implica volare, allora questa è fobia.
Lo stesso vale per l’aculofobia: non c’è nulla di cui preoccuparsi a sentirsi un pizzico a disagio con le luci spente; ma se non riusciamo a dormire e proviamo un’estrema angoscia al pensiero di dormire nell’oscurità allora soffriamo di aculofobia.
aclofobia fattori di rischio
Come vi ho già accennato all’inizio dell’articolo, la paura del buio e della notte solitamente si manifesta durante l’infanzia; più precisamente intorno ai 3/ 6 anni. Diciamo anche che in questa fascia d’età è assolutamente normale aver paura anche di fantasmi, mostri o rumori strani, che spesso sono strettamente collegati all’oscurità.
Per molti bambini dormire con una luce notturna aiuta a superare la paura. Quando però quest’ultima rende impossibile dormire, provoca forte ansia e continua anche durante l’età adulta allora ecco che si comincia a soffrire di aculofobia.
Ecco quali sono i fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di soffrire di questa paura:
- Genitore ansioso. Alcuni bambini sviluppano la paura del buio osservando l’ansia di uno o entrambi i genitori su determinate questioni.
- Genitore iperprotettivo. Diversi individui possono sviluppare un’ansia generalizzata se sono troppo dipendenti da un genitore oppure se si sentono impotenti. Questa ansia può poi sfociare anche nella paura del buio.
- Eventi stressanti. Traumi come per esempio un incidente automobilistico o un qualunque tipo di lesione; può rendere più propensa una persona a soffrire di aculofobia.
- Genetica. Alcuni bambini o adulti sono semplicemente più suscettibili alle paure, probabilmente proprio a causa della loro genetica.
Aculofobia e disturbi del sonno
L’aculofobia spesso può essere associata a disturbi del sonno come per esempio l’insonnia. Uno studio eseguito su alcuni studenti universitari che soffrivano d’insonnia, ha evidenziato che la metà di essi aveva per l’appunto anche paura del buio.
I ricercatori hanno misurato le risposte degli studenti ai rumori sia alla luce che all’oscurità. Ciò ha rivelato che coloro che avevano più difficoltà a dormire erano più facilmente spaventati dal rumore nell’oscurità. Non solo, perché i soggetti che dormivano sonni sereni col tempo si sono abituati ai rumori, mentre gli studenti con insonnia sono diventati sempre più ansiosi e prevenuti.
aclofobia Diagnosi e cura
Per avere una corretta diagnosi di aculofobia, è necessario consultare un bravo esperto nel campo come per esempio uno psicologo o uno psichiatra. Solo loro infatti possono confermarvi o meno se soffrite di questa fobia. Ma quando si rende necessario consultare il medico? Nel caso in cui avete problemi a dormire, oppure vi sentite particolarmente ansiosi o angosciati dall’oscurità.
Cominciare a curare un qualunque tipo di fobia come per esempio la paura del buio, è fortemente consigliato nel caso in cui:
- La vostra paura vi fa sentire spesso in ansia estrema o panico;
- Vi rendete conto di provare un’eccessiva paura o che questa addirittura sia irragionevole;
- Evitate determinate situazioni a causa della vostra paura
- Questi sentimenti vanno a vanti da sei mesi o più
Ma effettivamente come si cura l’aculofobia? Esistono due terapie diverse: la terapia dell’esposizione e la terapia cognitiva.
La terapia dell’esposizione
La terapia dell’esposizione è un trattamento che prevede di esporre in modo controllato graduale le persone a diretto contatto con la paura che provano. In questo modo il soggetto imparerà pian piano a gestirla e combatterla.
La terapia cognitiva
Questo tipo di terapia aiuta le persone a identificare i loro sentimenti di ansia e sostituirli con pensieri più positivi o realistici. Per quanto riguarda la paura del buio per esempio, una persona può essere messa nella giusta condizione per capire che essere al buio non porta necessariamente a conseguenze negative.
Tecnica di rilassamento e terapia farmaceutica
Il rilassamento è una tecnica che grazie alla respirazione profonda e all’esercizio aiuta il paziente a combattere la propria fobia. Nel caso in cui tutte queste terapie non dovessero funzionare, è sempre la terapia farmaceutica.
I farmaci però non risultano essere sempre un trattamento appropriato per le persone con fobie specifiche, perché a differenza di altri disturbi d’ansia, in questo campo ancora è stata fatta poca ricerca.