Brittany Wenger ha solo 17 anni ma ha già dato un’importante contributo alla scienza, realizzando un’applicazione in grado di diagnosticare il cancro al seno con un’affidabilità pari al 99%.
Il Cloud4Cancer (questo è il nome dell’app) è una sorta di cervello artificiale che, grazie a una rete neurale artificiale (programmata con Java) ispirata al modo in cui i neuroni comunicano tra loro, e che funziona proprio come il cervello umano, può dare un più che valido aiuto ai medici nell’individuazione della malattia.
I risultati fanno ben sperare: su 681 campioni, l’applicazione di Brittany ha dato una diagnosi di tumore corretta nel 99,1% dei casi. Questa invenzione ha permesso alla giovane ragazza americana di vincere il primo premio nella Google Science Fair, una competizione annuale promossa dal colosso Montain View, riservata a piccoli geni tra i 13 e i 18 anni.
Grazie a questa vittoria, Brittany si è portata a casa una borsa di studio di 50 mila dollari, una coppa costruita in Lego e un tirocinio in una delle aziende che promuovono la fiera.
“Più dati vengono inseriti, minore sarà il margine di errore. Penso sia pronta per essere utilizzata in ospedale” ha dichiarato la ragazza nel corso di un’intervista, sottolineando come l’applicazione possa essere sperimentata anche su altri tipi di tumore, come quello alle ovaie o alla prostata.
…sarà vero? Perché i giornali non ne parlano?
PREMIO NOBEL…LO MERITA TUTTO …GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Gente in gamba ed utile ogni tanto si vede !!!!
“Più dati vengono inseriti, minore sarà il margine di errore. Penso sia pronta per essere utilizzata in ospedale” mmm.. dubito, non si creano problemi di overfitting? a me sembra che una Precision così alta sia più che sufficiente
Dubito che basti un' app per diagnosticare un tumore.
Sicuramente l' app serviva per interfacciarsi con qualche strumento di diagnostica indossato dal malato.
Non me ne intendo ma, credo che tutto viene scoperto sulla base di altre invenzioni, correggimi se sbaglio Allessandro
Non ti sbagli.
La mia era una critica rivolta principalmente verso chi ha scritto questo articolo perché, a mio avviso, è molto incompleto.
Per chi vuole approfondire questa notizia può farlo qui:
http://www.galileonet.it/articles/50179f06a5717a1127000015
Grazie Brittany!