Proseguono senza sosta le attività di soccorso delle persone rimaste intrappolate nell’hotel Rigopiano alle pendici del Gran Sasso in Abruzzo. La guardia di finanza e il soccorso alpino stanno cercando disperatamente di trovare le altre persone disperse dopo che due persone sono state tratte in salvo e non sarebbero in pericolo di vita, ma dalla struttura dell’hotel è stato estratto anche il corpo di una vittima. La procura ha avvisato che sono state aperte indagini per omicidio colposo.

Al momento del distacco della neve dal costone a causa delle scosse di terremoto la struttura ospitava una trentina di persone, tra clienti e membri dello staff dell’hotel. Tra gli ospiti rimasti intrappolati ci sono moltissimi bambini. La presenza di bambini all’interno del resort che si trova ai piedi del Gran Sasso è stata confermata anche dal prefetto di Pescara. I soccorritori continuano a riferire di non ricevere nessuna risposta dall’interno mentre proseguono tra macerie, neve e devastazione. Queste notizie sono purtroppo confermate dalle unità cinofile in supporto ai soccoritori che al momento non rilevano nulla.

La valanga che ha colpito l’hotel ha infatti fatto spostare l’intera struttura di ben 20 metri. La tempesta di neve che ha colpito l’Abruzzo sta concedendo qualche momento di tregua ma l’emergenza non è rientrata dato che si temono nuovo valanghe. Gli abitanti della zona raccontano che erano oltre 50 anni che non si vedeva una nevicata di questa entità. All’emergenza dell’hotel Rigopiano si aggiunge quella legata ai paesi del teramano che ormai sono isolati da giorni senza energia elettrica. C’è chi è riuscito ad arginare la situazione con i generatori ma anche il carburante sta cominciando a scarseggiare. In questi minuti però alcuni soccorritori sono riusciti a raggiungere alcune delle frazioni isolate da giorni portando in salvo un bambino di 9 mesi e altre persone che si trovavano in stato di ipotermia.

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