Cos’è la Teoria delle stringhe?

La Teoria delle stringhe rappresenta la strada principale per descrivere tutta la realtà. Alla base vi è una visione dell’universo molto poetica: tutte le particelle elementari che compongono la materia e le varie forze della natura sono viste come cordicine vibranti.

Teorie delle stringhe: caratteristiche

A ogni vibrazione corrisponde un tipo di particella. Gli elettroni, ad esempio, vibrano tutti allo stesso modo, mentre i quark lo fanno in maniera diversa. Le stringhe sono sempre le stesse, cambia solo la vibrazione. L’energia della vibrazione è proporzionale alla massa della particella, in rispetto della formula di Einsten: E=mc2.

Le stringhe non possono mai fermarsi. In virtù delle regole della meccanica quantistica, ogni stringa non può avere energia nulla. Livello minimo sì, ma mai assente del tutto. Inoltre, nel mondo delle stringhe non esiste l’attrito, pertanto le vibrazioni non possono smorzarsi.

Tali vibrazioni avvengono in uno spazio che ha 10 dimensioni spaziali, più ampio rispetto a quello a noi familiare. Ciò consente di evitare contraddizioni all’interno di questa teoria. Si tratta di uno spazio difficile da visualizzare perché è molto diverso e più astratto rispetto al classico tridimensionale.

Ma perché noi non vediamo queste dimensioni extra?

Le ragioni sono due: 1) Alcune dimensioni (il numero preciso non si sa) sono microscopiche e arrotolate su loro stesse, quindi indistinguibili per noi; 2) Altre, anche se sono più estese, non riusciamo a percepirle.

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