In Italia, si può attribuire al figlio il cognome materno ma come si fa a dare il cognome della madre, già all’atto della nascita, in aggiunta o in sostituzione a quello del padre?

E’ importante saperlo per aver modo di mettere in pratica un diritto che oggi spetta a tutte le donne in conformità alla più recente normativa europea.

Attualmente, l’unica cosa che si può fare è, solo dopo la registrazione all’anagrafe, rivolgersi al Prefetto competente (del luogo di residenza o del Comune di nascita del figlio) seguendo la pratica prevista dal D.P.R. del 13 marzo 2012.

 

La legge sepolta in Senato da tre anni

Prima di descrivere come si fa a dare il cognome della madre, chiariamo la questione legislativa in merito.

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima “l’automatica attribuzione” del cognome paterno in caso di diversa volontà dei genitori. Questo vuol dire che i genitori potranno dare il doppio cognome ma, in caso di mancato accordo tra padre e madre, il figlio terrà il cognome paterno.

Una legge vera e propria non esiste ancora. E’ stato adottato un disegno di legge alla Camera nel 2014 ma è sepolto da 3 anni al Senato e, probabilmente, in caso di disaccordo dei genitori, potrebbe prevedere l’ordine alfabetico dei cognomi.

 

Come si fa a dare il cognome della madre: la procedura  

Il modulo per richiedere l’aggiunta del cognome della madre su carta bollata deve essere completo di tutti i dati dei due genitori e del figlio minore specificando la motivazione della richiesta (motivi validi come quando si fa richiesta per il cambiamento di cognome).

E’ preferibile la consegna a mano ma, nel caso non sia possibile, potete inviare la documentazione con raccomandata A/R allegando una fotocopia del vostro documento d’identità.

Il Prefetto potrebbe anche non accogliere la richiesta ed invitare il richiedente a presentare documenti aggiuntivi. Se, invece, la richiesta viene accolta i genitori potranno far affiggere presso l’albo pretorio del Comune (di nascita o residenza), nei 30 giorni successivi, un avviso con la sintesi della richiesta per dar modo a chi fosse interessato di opporsi.

Passati i 30 giorni, il Prefetto potrà emanare il decreto per autorizzare l’aggiunta del cognome materno.

Vi abbiamo spiegato come si fa a dare il cognome alla madre, la procedura da seguire, ma vi ricordiamo che per ottenere l’autorizzazione è fondamentale il consenso preventivo del padre e della madre.

 

La situazione in Europa

Il disegno di legge adottato dal Consiglio dei Ministri l’11 gennaio 2014, prevede l’obbligo del funzionario di stato civile ad iscrivere, all’atto di nascita, il cognome materno se entrambi i genitori sono d’accordo. L’approvazione di questo disegno di legge porterebbe alla trasmissione del cognome della madre direttamente dalla nascita del figlio, se il padre è consenziente.

Lo stesso vale per i figli naturali, nati fuori dal matrimonio.

In caso di adozione, come si fa a dare il cognome della madre? Al figlio adottato verrà trasmesso il cognome del padre e quello della madre in aggiunta se entrambi i genitori sono d’accordo.

Con il doppio cognome l’Italia si allinea al resto dei Paesi dell’UE.

In Spagna, il doppio cognome non è una scelta ma una regola (tutti ce l’hanno).

In Portogallo i figli possono avere più cognomi (fino a sei vocaboli).

In Polonia, Francia e Belgio, la situazione è simile a quella italiana: la scelta è lasciata alla libertà dei genitori e, se non raggiungono un accordo, prevale il cognome paterno.

In Svezia e Austria prevale il cognome della madre mentre, in Germania, è permesso un solo cognome (che può anche essere quello materno).

Nel Regno Unito, i genitori possono scegliere in totale libertà se dare al bambino il cognome materno, paterno, quello di entrambi o, addirittura, un cognome del tutto nuovo.

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