Mi tocca tornare sulla faccenda Scuola Zoo perché ritengo molto importante quello che ho scoperto dopo varie segnalazioni. Il social media specialist, quello che mi ha scritto “Troia di merda” non era un caso isolato lì dentro ma solo la punta dell’iceberg e questo è evidentemente il motivo per cui i colleghi di scuola zoo l’hanno difeso con post pubblici. (poi rimossi per pressioni dall’alto, mica per un pentimento) .

In realtà però quello che mi aveva stupito di più era stato l’atteggiamento dei presidenti di scuola zoo, uno dei quali, Francesco Fusetti, è anche il presidente di Charity Stars (aste di vip per beneficenza) con cui ho anche collaborato. (l’altro presidente è quello che parla nel loro video su di me).

 Nessuno mi ha chiesto scusa ufficialmente, tutti si sono affrettati a chiedermi di rimuovere il post perché potevo danneggiare l’azienda e anziché isolare la mela marcia come qualsiasi azienda sana di mente avrebbe fatto (e per me sarebbe finita lì) hanno cominciato a rigirare la frittata.

Un sito che ha 2 milioni di studenti iscritti non prende una posizione netta contro il “troia di merda” di un dipendente ma confeziona un video in cui scredita me e invia mail ai giornalisti in cui si dice che invento le telefonate in radio. ( Come se poi cambiasse qualcosa se il loro dipendente fosse solo uno che scrive troia di merda e non anche quello che se l’è fatta sotto al telefono).

I toni si fanno via via più arroganti, mi si dice che le scuse le dovrò fare io. A quel punto mi studio il profilo degli altri responsabili di scuola zoo e faccio notare, in privato al presidente, che forse si dovrebbe preoccupare perché ci sono cose orrende sulla rete partorite da suoi dipendenti e lui mi risponde provocatorio che mi farà capo delle risorse umane. Poi ironizza sul fatto che ho fatto un bel promo a scuola zoo. Insomma, a scuola zoo del troia di merda non frega nulla a nessuno, l’importante è il fatturato. ( e scuola zoo è una grossa macchina da soldi) Bene. Visto che qui il pesce puzza dalla testa e mi batto da anni contro gli haters, il cyberbullismo e i danni che certi elementi possono fare soprattutto tra i giovani, mi prendo la briga di spiegare a chi è affidato un sito che parla a milioni di ragazzi, molti dei quali minorenni.

Chi è il social media specialist l’abbiamo già visto. Ora passiamo al social media MANAGER, Alessandro Locatelli. Quello che ha difeso l’amico, quello che parla di etica sul web in un libro, quello che mi ha rimproverata perché ho istigato io all’insulto denunciando l’insulto del suo amico.

Locatelli è famoso sul web perché soprattutto nel 2013 è stato organizzatore dei famosi shitstorm ( shitarmy era la sua pagina fb) ai danni di Vasco Rossi, Paolo Ruffini e varie pagine religiose. D’accordo coi suoi seguaci riempiva di insulti, svastiche, foto di gente sgozzata, augurii di morire di cancro e feti abortiti le pagine pubbliche altrui per ragioni di antipatia o altro. Nel frattempo scriveva cose sulla sua pagina fb che potete vedere nelle foto allegate e che potete andare a vedere voi stessi (bacheca aperta con 32 000 seguaci, ma fate pesto perché chiuderà a breve immagino) .

Un concentrato di odio, ignoranza, istigazione all’odio, razzismo e immondizia varia che raramente ho visto in una bacheca con un’identità reale. (in un post dice che gli è stata chiusa 20 volte da fb) La bacheca di uno che ha si’ 21 anni, ma un ruolo, delle responsabilità, che parla a 2 milioni di ragazzi.

Guardate bene. Ce n’è per tutti: gay, neri, ebrei, ciccioni, migranti, cattolici, minorenni, donne e così via. Bello anche l’approccio alla scuola (!!!), le bestemmie sparse e il linguaggio. Vi garantisco che le foto sono un millesimo di quello che si trova nella sua pagina (nei commenti da’ il meglio) e di tutto quello che ha combinato sul web questo elemento.

Naturalmente nel 2013 per meriti acquisiti è stato assunto da scuola zoo. A questo punto neanche me la prendo più con lui ma con chi l’ha messo lì. Lui e i suoi amichetti delinquenti, perché molti di quei post sono passibili di denuncia. (Il ragazzo nelle interviste rilasciate sul web parla di come la gente ignori quanto sia importante l’educazione sul web, pensate un po’) Naturalmente ho ritirato l’asta con Charity Stars visto che il presidente è lo stesso di scuola zoo (era per un aperitivo con me il cui ricavato sarebbe andato a Terre des hommes), ringrazio il signore che voleva fare l’aperitivo con me perché ha comunque versato 1000 euro a Terre des hommes (ho avuto copia del bonifico, lo vedrò ugualmente) e faccio tanti auguri a Scuola Zoo e al suo team perché questa volta la storia che hanno rubato l’account a Locatelli o che ho parlato al telefono col presidente di Zalando o di Studenti.it anziché con quello di scuola zoo non regge.

scuola zoo

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1 commento

  1. Molti anni fa mi imbattei nella homepage di scuolazoo, era piena di video che mostravano insegnanti dai comportamenti aggressivi dopo essere stati ripetutamente provocati. Poi si sono rifatti il look, se ho capito bene da quanto hanno ricevuto una denuncia nel 2014. Ma il lupo non perde il vizio.

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