Rupofobia: sintomi e rimedi
Curare l’igiene personale e tenere in ordine e pulita la propria casa sono comportamenti assolutamente normali, ma quando essi assumono i tratti di una vera e propria ossessione si trasformano in rupofobia, ovvero la paura dello sporco.
Le persone affette da questa fobia provano un immenso disagio anche al solo pensiero di entrare in contatto con germi e sporcizia. Tendono così a evitare le circostanze in cui questo potrebbe accedere, e se proprio non ne possono fare a meno, vivono la situazione con grandissima ansia, fino ai casi più gravi in cui si verificano delle vere e proprie crisi di panico.
I sintomi di tale fobia sono facilmente individuabili:
- Lavarsi continuamente le mani e pulire scrupolosamente ogni angolo della casa con detergenti e disinfettanti.
- Fare uso di guanti e grembiule ogni qualvolta vi è la possibilità di entrare in contatto con lo sporco.
- Presenza di ossessioni, cioè pensieri, immagini mentali o impulsi di varia natura che causano un notevole disagio nella persona. La principale ossessione è il terrore della contaminazione: l’individuo teme che lui o un familiare possa entrare in contatto con qualche sostanza tossica o germi.
- Mettere in atto una serie di comportamenti compulsivi inerenti alla pulizia, con l’obbiettivo di debellare lo sporco e liberarsi dalla sensazione di disagio e disgusto. Comportamenti a cui spesso devono sottostare anche i familiari.
- Pensieri “magici”: le persone affette da questa fobia credono di poter tenere lontano lo sporco attraverso alcuni “rituali”, come lavarsi le mani per un certo tot di volte.
- Tendenza al perfezionismo e al controllo.
- Evitare situazioni che possono avere a che fare con lo sporco.
- Possono presentarsi tendenze ipocondriache. La persona tende a recarsi dal medico e le rassicurazioni non sono sufficienti a placare la sua ansia.
La rupofobia è in grado di compromettere le normali abitudini della persona, le relazioni sociali e l’impegno lavorativo o scolastico.
La cura di questo disturbo avviene mediante la terapia cognitivo-comportamentale.
Rupofobia e sessualità
Quando la rupofobia inizia a diventare sempre più intensa, può succedere che influisca sulla sfera erotica.
Ciò significa che la persona affetta da tale paura, arriva persino a ripudiare i rapporti sessuali, in quanto li considera come un qualcosa di sporco.
Di conseguenza, si inizia ad avere dei seri problemi nella relazione ed il partner potrebbe arrivare a fraintendere tale fobia. Pertanto, egli pensa di essere il problema, quando in realtà è l’altra persona ad avere una concezione particolare dell’atto.
Poiché la rupofobia potrebbe generare una vera e propria crisi di coppia, la prima cosa da fare è quella di cercare un dialogo con la persona amata. Nel caso in cui dovesse ammettere di non riuscire a gestirla, allora si può pensare di prendere in considerazione un percorso terapeutico.
In questo modo, i due potranno affrontare il tema liberamente ed avere una serie di spunti e strategie su come migliorare la situazione.
Rupofobia cura
A questo punto ci si chiede: come è possibile guarire dalla rupofobia?
Ci sono persone che riescono ad attenuarla attraverso una serie di esercizi mentali. Tuttavia, ci vuole molta forza di volontà nel riuscire a superarla o quantomeno ridurre gli episodi di pulizia ossessivi compulsivi.
Ma stando a quanto riportato da vari esperti di fobie, la cura più efficace per la rupofobia consiste in una terapia cognitivo – comportamentale. Grazie all’aiuto di un professionista, la persona affetta da tale paura, potrà notare dei miglioramenti notevoli nel corso del tempo.
Ciò significa che non si diventerà necessariamente l’opposto al termine del percorso. Ma facendo una comparazione con come ci si approcciava prima allo sporco, si noteranno grandi cambiamenti. Ci teniamo però a ribadire, che si tratta di una questione prettamente soggettiva.