l fumo passivo è una minaccia silenziosa che può compromettere seriamente la salute delle persone esposte. Mentre molti si concentrano sui pericoli del fumo attivo, è importante comprendere i danni del fumo passivo e i rischi associati. In questo articolo, esploreremo i pericoli del fumo passivo e come influisce sulla salute, fornendo informazioni importanti per sensibilizzare sul tema.

Definizione del fumo passivo:
Il fumo passivo si verifica quando una persona inala involontariamente il fumo prodotto da altre persone che fumano nelle vicinanze. Questa esposizione può avvenire in vari ambienti, come casa, luoghi di lavoro, ristoranti e luoghi pubblici. È importante comprendere che il fumo passivo contiene oltre 7.000 sostanze chimiche, di cui almeno 70 sono cancerogene. Pertanto, l’esposizione al fumo passivo può comportare gravi conseguenze per la salute.

Danni per la salute:
Il fumo passivo è stato associato a una serie di problemi di salute, sia per gli adulti che per i bambini. Gli adulti esposti al fumo passivo possono sviluppare malattie cardiache, disturbi respiratori, aumentato rischio di ictus e cancro polmonare. Inoltre, le donne incinte esposte al fumo passivo possono avere un rischio maggiore di complicazioni durante la gravidanza e di parto prematuro. Per i bambini, l’esposizione al fumo passivo può causare asma, infezioni dell’orecchio, problemi respiratori e un aumentato rischio di morte improvvisa infantile.

Proteggere se stessi e gli altri:
La protezione dal fumo passivo è essenziale per preservare la salute propria e degli altri. Ecco alcune misure che possono essere adottate:

Creare ambienti senza fumo: Assicurarsi che la propria casa, l’automobile e gli spazi di lavoro siano liberi dal fumo. Stabilire regole chiare e fare rispettare divieti di fumo negli spazi in cui si vive o si lavora.

Evitare luoghi affollati di fumatori: Cerca di evitare luoghi in cui il fumo passivo è comune, come i bar o i club per fumatori. Scegliere locali e ristoranti che promuovono ambienti senza fumo.

Educare e sensibilizzare: Informare amici, familiari e colleghi sui danni del fumo passivo. Promuovere la consapevolezza su questa tematica può incoraggiare un cambiamento di comportamento e una maggiore attenzione alla salute di tutti.

Supporto alla cessazione del fumo: Offrire sostegno a coloro che vogliono smettere di fumare. La cessazione del fumo non solo protegge la loro salute, ma riduce anche l’esposizione al fumo passivo per le persone intorno a loro.

Il 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco 2023

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco 2023  concentra l’attenzione su un divieto in particolare.

«Gli studi scientifici dimostrano che il divieto totale della pubblicità si traduce in una riduzione del numero di persone che iniziano e continuano a fumare – afferma il comunicato dell’Oms -. E le statistiche mostrano che impedire la propaganda del fumo è uno dei modi più efficaci per ridurne il consumo. Ma la maggior parte dei Paesi non ha leggi che proibiscano in modo generalizzato la pubblicità, promozione e sponsorizzazione del tabacco».

I dati dell’ Oms  parlano chiaro. Il fumo è la prima causa di morte evitabile a livello mondiale e attualmente provoca il decesso di un adulto su 10.

Il fumo infatti uccide quasi sei milioni di persone ogni anno ( le stime sono destinate a salire entro il 2030),  e 600mila sono non fumatori che muoiono a causa di quello passivo.

 L’ Istituto tumori di Milano ha presentato i dati di un esperimento sul fumo passivo nelle spiagge fatto a Vada,  in provincia di Livorno.

“Per l’indagine è stato scelto un indicatore del particolato fine, gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici), una delle componenti più tossiche delle polveri sottili e in particolare di quelle generate dalla combustione del tabacco – dice Roberto Boffi, pneumologo responsabile del Centro Antifumo dell’Istituto -. Le rilevazioni hanno mostrato come il fumo di due sigarette a cinque metri di distanza sottovento può arrivare a produrre dei picchi di IPA fino a sette volte maggiori dei valori di base e più che doppi rispetto alla media di quelli misurati in Piazza Grande a Livorno e generati dal traffico”.

E ancora  “Abbiamo così dimostrato scientificamente che oltre al problema ambientale dovuto ai mozziconi di sigarette lasciati sulle spiagge che per degradarsi impiegano oltre un anno, fumare in spiaggia comporta un problema di salute legato al fumo passivo”.

Dalla ricerca è emerso anche  che il 90% dei bagnanti  esala fumo dai vicini di ombrellone più di una volta al giorno e  il 50% ne è infastidito. Dunque il 60%  sarebbe favorevole  alla creazione delle zone fumatori.

 

 

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