Psicomotricità informazioni

La psicomotricità, nata in Francia ai primi del ‘900, è una scienza che studia l’attività motoria dal punto di vista psicologico. Come ben si capisce dal nome, mette in relazione l’ambito motorio con quello psicologico.

“Si può conoscere di più su un bambino in un’ora di gioco che in un anno di conversazione”, diceva Platone. Soprattutto nei primi dieci anni di vita, infatti, il modo in cui il bambino esprime se stesso non è tanto quello verbale, ma è proprio mediante il linguaggio del corpo e del movimento, il quale trova concretizzazione del gioco.

Per il psicomotricista, quindi, il gioco diviene una chiave di lettura per analizzare il mondo psichico del bambino e, contemporaneamente, uno strumento per consentire uno sviluppo psicofisico armonioso.

L’obbiettivo è quello di offrire al bambino le capacità per far sì che il gioco sia eseguito nella maniera giusta, nonostante le carenze neurologiche, neuropsicologiche, cognitive, sensoriali, relazionali che ne impediscono il naturale svolgimento.

Il bambino è posto nella condizione di sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo in relazione all’altro e agli oggetti. Ciò è reso possibile dall’utilizzo di esercizi specifici che comprendono la percezione totale del corpo, della sua unità, della sua posizione nello spazio, ma anche del movimento dei singoli arti in relazione a ciò che lo circonda. Lo strisciamento a terra e la marcia a carponi, ad esempio, sono alcuni degli esercizi tipici della psicomotricità.

Altri esercizi mirano invece alla coordinazione e all’equilibrio, insegnamenti importanti per la crescita del bambino. Passaggi della palla da una mano all’altra, lanci con rotazioni, prese e rinvii da sotto le gambe, rimbalzi mentre si salgono o scendono i gradini: sono esercizi che permettono di acquisire una maggiore padronanza del gioco, del corpo e dello spazio gestuale.

Esistono poi esercizi per il rilassamento, importanti perché aiutano l’affinamento del gesto, e quelli per l’elaborazione grafica del fatto fisico, come la scrittura e il disegno.

La pratica psicomotoria, per concludere, è importante perché consente lo sviluppo di sane relazioni tra l’essere umano e tutto ciò che lo circonda.

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