Prodotti sott’olio e botulino

Il consumo di prodotti sott’olio può esporci a una serie di pericoli, tra cui l’intossicazione da botulino, un batterio le cui spore risultano particolarmente resistenti alle alte temperature. Il C. botulinum è i in grado di produrre una neurotossina potenzialmente letale.

L’olio, in genere, può essere considerato un conservante sicuro perché riduce la disponibilità di ossigeno ai batteri aerobi, limita la contaminazione dei batteri volatili e isola l’alimento dall’ambiente esterno, ma non può nulla contro il botulino.

I pomodori secchi, per via del trattamento a cui sono sottoposti (essiccazione) sono tra gli alimenti a basso rischio, insieme, ad esempio, alle conserve ricche di zucchero (marmellate) o sale, oppure le conserve vegetali in salamoia (olive) o con PH acido (passata di pomodoro).

Alimenti sott’olio: tecniche contro botulino

Per difendersi dal botulino è necessario mettere in pratica alcuni accorgimenti in modo tale da creare un ambiente sfavorevole alla presenza di questo batterio. L’acidificazione (PH 4.5) è un passaggio immancabile nella preparazione dei prodotti sott’olio. Tale procedura consiste nella bollitura o scottatura dell’alimento in una soluzione acida composta da acqua e aceto oppure da solo aceto.

Un’altra metodica importantissima è la sterilizzazione, che deve avvenire a 121° per almeno 3 minuti. A tali temperature è possibile distruggere tutte le spore eventualmente presenti nella conserva. Si tratta di una procedura pressoché impossibile da realizzare in casa, pertanto, diventa imprescindibile l’acidificazione preventiva, da realizzare con l’aceto di vino o, se si desidera una tipologia più delicata, quello di mele (da non diluire).

Alimenti contaminati

Prima di consumare il prodotto, verificate che non abbia una o più di queste caratteristiche: coperchio gonfio, odore sgradevole, bollicine che dal fondo salgono verso il tappo, olio opalescente, alterazione dell’aspetto dell’alimento.

pomodori secchi sott olio botulino.

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