Pino Daniele: inchiesta e autopsia
Doppio funerale per Pino Daniele, il cantautore napoletano stroncato da un infarto all’età di 59 anni. Le esequie sono state celebrate prima al santuario del Divino Amore a Roma e poi a Napoli, in Piazza Plebiscito. Niente fotografi e telecamere in chiesa, per espressa volontà della famiglia.
Tantissimi i fan accolti per dare l’ultimo saluto all’artista, una cerimonia per “ringraziare Dio che ci ha donato Pino, che con la sua personalità e poesia ha dato un valore del tutto particolare a Napoli e all’Italia, diventando messaggero per il mondo”, come ha detto l’arcivescovo napoletano Crescenzio Sepe durante l’omelia.
Lacrime, lunghi applausi e striscioni hanno caratterizzato i riti funebri.
Ma la morte del cantante si tinge di giallo. La procura di Roma ha infatti aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti e disposto l’autopsia, che verrà eseguita oggi dai medici legali dell’Università La Sapienza di Roma.
L’obbiettivo è quello di verificare la dinamica dei soccorsi, sopratutto le ragioni della scelta di rinunciare ad aspettare l’ambulanza del 118 e partire per Roma, dove Pino Daniele è arrivato morto la sera del 4 gennaio.