Il conduttore televisivo più amato in Italia negli ultimi anni, Paolo Bonolis, è nato il 14 giugno 1961 a Roma.

La sua simpatia provocatoria, il suo umorismo hanno conquistato il pubblico ricevendo premi, riconoscimenti, elevati livelli di audience, contratti da capogiro ma anche aspre critiche ed attacchi.

E’ laureato in Scienze politiche, tifoso dell’Inter, i suoi avi paterni avevano radici in Romania: l’originario cognome ‘Bonoli’ ha acquisito la ‘s’ finale dopo il trasferimento della famiglia in Sardegna.

La sua carriera vanta numerosi riconoscimenti: ben 16 Telegatto (dal 1986 al 2004), Premio Regia Televisiva ricevuto per 15 volte (dal 2000 al 2014), Premio Sirmione Catullo (2004) e Premio Barocco (2008).

Ha portato a casa anche un particolare riconoscimento dal Guinness World Records: è stato premiato nel 2010 per aver pronunciato 332 parole (di senso compiuto) in un solo minuto tratte dal primo capitolo dei Promessi Sposi. Beh, la sua parlantina la conosciamo tutti ed anche la sua velocità nel parlare, ma quanti di voi sanno che a 12 anni è riuscito a guarire dalla balbuzie grazie alla recitazione?

E’ anche autore televisivo e showman ed è, oggi, il conduttore televisivo italiano più pagato (circa 9 milioni di euro all’anno in base all’attuale contratto firmato con Mediaset).

 

Paolo Bonolis RAI e Mediaset

Ha solo 19 anni quando debutta come conduttore televisivo alla RAI, nel 1980, col programma per ragazzi 3,2,1… contatto!

Nel 1982 presenta assieme a Licia Colò Bim Bum Bam per Italia 1, un calderone di cartoni animati che proseguirà fino al 1990. Nella stessa stagione 1989/1990 partecipa al varietà di Canale 5 Sabato al circo. Dopo Bim Bum Bam, ci riprova con il gioco a quiz Doppio Slalom senza riscuotere particolare successo e, nel 1991, con Urka! (un mix di gioco e quiz demenziale per ragazzi) che lancerà il suo grande amico e  inseparabile spalla televisiva Luca Laurenti.

La sua carriera prosegue col varietà Sei un fenomeno, Domenica italiana, Occhio allo specchio! (programma di candid camera del 1992), Bulli & Pupe con la partecipazione di alcune ragazze di Non è la RAI, programma che ha condotto nel 1993.

Tornato alla RAI nel 1994, conduce I cervelloni su Rai 1, nel 1995 Beato tra le donne insieme a Martufello, il varietà Fantastica italiana, il quiz Luna Park, tre edizioni di Miss Italia nel mondo (1994-1996) e presenta il Festival di Castrocaro Terme.

 

Mediaset sigilla il successo di Bonolis

Sempre nel 1996, torna a Fininvest (che, lo stesso anno, cambia nome diventando Mediaset) per condurre il quiz Tira & Molla al fianco di Laurenti ed Ela Weber che proseguirà fino al 1998 e, nel frattempo, riprende la conduzione di Beato tra le donne. Dal 1997 al 1999 presenta 3 edizioni di Un disco per l’estate.

Nel 1998 Paolo Bonolis si lancia in Ciao Darwin affiancato da Luca Laurenti che lo porta ad un grande successo di pubblico tanto che il programma demenziale verrà riproposto anche nel 1999 e nel 2000 vincendo un Telegatto.

L’ascesa del suo successo come conduttore proseguirà con Chi ha incastrato Peter Pan? (1999-2000), con La notte dei Telegatti condotto insieme a Raffaella Carrà nel 2000, la partecipazione al tg satirico Striscia la notizia in coppia con Laurenti per ben 4 edizioni di fila (fino al 2003).

Dopo aver condotto la quarta edizione di Ciao Darwin torna di nuovo alla Rai.

 

Bonolis ritorna alla Rai

Rinnova il contratto con la Tv di Stato nel 2003 che prevede la conduzione di Miss Italia, Domenica In e il Festival di Sanremo. Mediaset non autorizza, però, Bonolis a condurre Miss Italia perché il contratto non è ancora scaduto.

Il successo clamoroso arriva nel 2004 con Affari tuoi su Rai 1 che raggiunge un’audience da record (oltre 15 milioni di telespettatori). Viene affidata a Bonolis la conduzione e la direzione artistica del Festival di Sanremo 2005 ma – colpo di scena – il 17 maggio 2005 viene annunciato ufficialmente il ritorno di Paolo Bonolis a Mediaset con un contratto di circa 8 milioni di euro all’anno per 3 anni (fino al 31 agosto 2008).

Dopo aver ottenuto un buon riscontro di pubblico con il talk show Il senso della vita, conduce Fattore C che però viene accusato di essere una copia di Affari Tuoi.

Dopo la quinta edizione di Ciao Darwin ed una pausa con la conduzione del Festival di Sanremo 2009, il contratto con Mediaset si rinnova (2009-2011) e lo ritroviamo a condurre il ritorno di Chi ha incastrato Peter Pan?, ma anche di Ciao Darwin ed Il senso della vita fino a proporre, all’inizio di settembre 2011, qualcosa di nuovo e di tuttora molto gradito al pubblico: il gioco a quiz Avanti un altro! che riproporrà negli anni fino all’edizione in onda quest’anno.

 

Attacchi, polemiche, critiche a Bonolis

Paolo Bonolis, nel corso della sua carriera, è stato al centro di numerosi attacchi, polemiche e critiche in varie occasioni.

Lo stile umoristico nel condurre i suoi programmi è stato definito volgare e sadico.

Ciao Darwin, nel 2010, è stato definito da Mauro Mazza (allora direttore di Rai 1) “TV drogata”.

Fattore C è stato criticato per la sua eccessiva somiglianza ad Affari tuoi.

Il Moige (Movimento Italiano Genitori), in riferimento a Chi ha incastrato Peter Pan?, ha accusato Bonolis di “reato di abuso emotivo su minore con candid camera” chiedendo la sospensione del programma ma la richiesta non è stata accolta.

Cesare Lanza ha definito Bonolis: “un bamboccio che non si rende conto di quello che fa” o, peggio, “un bimbo che si percepisce onnipotente”.

L’autore di Striscia la notizia, Antonio Ricci, polemizzò su presunte irregolarità di Affari tuoi cercando di dimostrare che il programma era falso e truccato ma Bonolis mostrò in diretta le carte dei pagamenti a favore dei vincitori.

Conducendo Domenica In per la Rai, Paolo Bonolis attirò subito l’attenzione ma anche polemiche e l’ira di qualcuno: nel 2003, un sondaggio andò a colpire il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel 2004, intervistò in carcere il serial killer Donato Bilancia in piena fascia protetta sconvolgendo i politici e l’allora  presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Bonolis è stato bersaglio di critiche per i suoi cachet da capogiro richiesti annualmente per i contratti con Mediaset: 18 miliardi di lire nel 1998, 12 miliardi di lire nel 2001, 8,5 milioni di euro nel 2005, 9 milioni di euro secondo l’attuale contratto.

 

Paolo Bonolis vita privata

Paolo Bonolis si è unito in matrimonio nel 1983 con Diane Zoeller, psicologa statunitense con cui ha avuto due figli (Stefano e Martina, che vivono attualmente in America). Il matrimonio con Diane è durato fino al 1988, poi ha conosciuto Laura Freddi (showgirl di Non è la Rai) con cui ha vissuto una lunga storia sentimentale, prima di legarsi nel 1997 con Sonia Bruganelli, imprenditrice ed opinionista televisiva.

Nel 2002, Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli sono diventati marito e moglie per volere di lei: ha voluto regalarle questa “pazzia d’amore” per farla felice. Da questa unione sono nati tre figli: Silvia, Davide e Adele (rivelata al pubblico a “Intimissimi on ice – Opera Pop”).

Bonolis sta vivendo momenti d’oro sia per la sua carriera sia nella vita privata: ha al suo fianco una donna che è pazza di lui e tre figli che sono la sua vita. 

 

Le migliori frasi di Paolo Bonolis

“Sono logorroico. Parlo tantissimo perché non ho niente da dire”.

 

“Non ho fede ma non ho nulla contro la fede. Mi trovo nella posizione neutra in cui si trovano molti e che, forse, rappresenta per molti il vero senso della vita: la ricerca”.

 

“A Mediaset ho cercato di fare quel che faccio ovunque vada: qualcosa che mi somigli”.

 

“Voglio evitare di legarmi in esclusiva. Preferisco sposare un progetto piuttosto che una rete”.

 

“E’ pericolosissimo quando l’informazione si traveste da spettacolo”.

 

“Mi piace una Tv che fa le domande e sta ad ascoltare le risposte. Troppo spesso, chi fa domande è troppo compiaciuto e non ascolta l’interlocutore”.

 

“L’ironia è un ottimo antibiotico, ma non è giusto esorcizzare tutto con una risata”.

 

“Abbiamo cominciato a vivere con difficoltà quando abbiamo cominciato a chiederci non cosa è giusto o sbagliato, ma cosa conviene. Ragionare per convenienza ha tirato fuori l’animo italiano… la convenienza è voler essere più furbi degli altri”.

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