Vorreste comprarvi qualcosa di nuovo ma il solo pensiero di mettervi in fila per entrare nei camerini vi fa passare la voglia? Il senso di oppressione che trasmettono quegli stanzini vi mette ansia? E il caldo? Le lampade montate esattamente sopra le nostre teste fanno sudare come se fossimo sotto il sole estivo! E poi diciamocelo, a volte nei camerini c’è un odore davvero poco invitante, per non parlare della pulizia che lascia spesso a desiderare. E così, o si rinuncia all’acquisto di quella splendida maglietta, oppure la si compra nella speranza che sia della taglia giusta (nella maggior parte dei casi non lo è).

Negli USA hanno trovato la soluzione a tutti questi inconvenienti, onde evitare che l’incubo camerini scoraggi i consumatori, hanno inventato il body scanner in grado di rivelare al consumatore la sua taglia esatta. I dati registrati dalla macchina, comprendenti la taglia, marche e il codice a barre, verranno scritti su un foglietto. Al cliente non resta che entrare nel negozio e comprare tutto quello che desidera, senza perdite di tempo, gli basterà seguire i suggerimenti dati dal body scanner.

Ma come funziona nello specifico? Si entra vestiti, si aspetta che un lungo cilindro che ruota attorno scannerizzi la persona lanciando onde radio e poi si aspetta il responso del computer: in un foglietto verranno scritti i dati riguardanti tutte le misure del corpo e le taglie più adatte a seconda del tipo di prodotto e delle marche.

Questa soluzione però porta con sé alcuni interrogativi inerenti la privacy e i rischi per la salute. Ci si chiede infatti se i dati del consumatore, compreso il volto, siano in qualche modo tutelati o diffusi chissà come e chissà dove, e se le onde radio usate per il rilevamento possano fare male. Per ora, non sono giunte notizie specifiche a tal proposito.

In ogni caso, l’effetto body scanner si sta diffondendo a macchia d’olio, negli Stati Uniti ce ne sono un centinaio, posizionati nei negozi e nei centri commerciali, e sembrerebbe che ne abbiano già fatto uso più di 800.000 persone. Il macchinario è arrivato anche in Europa, Londra e Berlino sono stati i primi ad averlo adottato.

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