Ecco cosa scrive Michelle Hunziker sulla sua pagina ufficiale Facebook:

“Oggi ad “È giornalismo” Giulia Bongiorno ed io con DOPPIA DIFESA, abbiamo presentato una proposta di legge che tutela i bambini dalla PAS sindrome da alienazione parentale. Troppo spesso durante le separazioni i genitori fanno l’errore terribile di usare il bambino come mezzo di ricatto parlando male del altro al bambino o peggio ancora non facendoglielo proprio più vedere. Il bambino oltre a soffrire tantissimo arriva talvolta a non voler più vedere il genitore “alienato”.
Questo accade anche nelle separazioni con affidamento congiunto. Di conseguenza questa è una legge che vuole tutelare il genitore “alienato” e il bambino.
Chi di noi non ha mai vissuto la tragedia di un padre o una madre che sono disperati perché non riescono più a vedere i loro bambini? Ora noi vogliamo che questo possa diventare reato e denunciabile.
Presto vi faremo sapere dove si potrà firmare per appoggiare questa proposta di legge! Vi abbraccio forte”

 

michelle

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8 COMMENTI

  1. I favorevoli all'inventata Pas e alla bigenitorialità: pedofili, le associazioni dei padri separati e alcuni professionisti (in particolare avvocati e psicologi, che speculano, si sa, la pecunia…).
    In pratica tutti i pedofili sono favorevoli alla Pas… guarda un po'.

    L'ignobile personaggio che ha inventato la pas è un americano che aiutava i pedofili e i padri ed ex mariti violenti.

    Associazioni padri separati e pedofili compagni di merende… che disgustosa accoppiata.

    I padri separati vorrebbero usare la pas, nell'ipotesi migliore per non pagare gli alimenti ai figli, nella peggiore per continuare ad essere violenti e ricattare le ex mogli. Da non sottovalutare il "buon" numero di padri separati pedofili, che con la pas andrebbero a nozze.

  2. Dal Rapporto sulla violenza di genere in Italia, della Relatrice Speciale sulla violenza di genere, Rashida Manjoo:
    72. lo Special Rapporteur è stato informato del Disegno di legge 957/2008 sull’affidamento condiviso che è attualmente in Parlamento. Questo Disegno di legge tiene contro della Sindrome di Alienazione Genitoriale per la determinazione dell’affido del minore. Questa sindrome è stata usata da uomini colpevoli di abusi in altre giurisdizioni come terreno per escludere le donne dall’affidamento condiviso. Gli attivisti argomentano che, se adottata, questa legge perpetuerà la violenza sofferta dalle donne. Le obbligherà a mantenere un contatto stretto con i loro aguzzini e creerà un clima di paura per le donne, in quanto le loro azioni saranno monitorate e potranno essere usate da chi abusa per argomentare che la donna sta tenendo i figli lontano dal padre.

    “La PAS è stata inventata per reagire alle denunce di abusi sui minori – ed ha avuto un notevole successo, finendo col creare il pregiudizio nei Tribunali dei Minori che le donne che cercano di proteggere i loro figli e se stesse da abusi, sono in realtà alla ricerca di un modo per interrompere il rapporto dei bambini con il padre non affidatario.” Joan Meier, Professor of Clinical Law, Expert on Domestic Violence and the Law; Director of DV LEAP (National Network to End Domestic Violence)

  3. Ziamy Rossi, stavo per scrivere più o meno la stessa cosa, poi ho visto il suo commento.
    Esordire con qualche nuova proposta brillante usando una terminologia (congiunto??!) che ti fa capire che non hai le idee chiare su quello che è successo dopo il 2006 non è certamente un buon modo di partire.
    Anche questo ritornare con tanta leggerezza sulla PAS dopo tutte le accese polemiche che si sono scatenate a partire dal caso di Cittadella (e non solo di quello) dà la sensazione di un notevole pressapochismo sensazionalista, a dispetto della grande delicatezza e attenzione che richiede l'argomento.
    Staremo a vedere, ma se il Buongiorno si vede dal mattino…

  4. A forza di porci delle domande, non riusciamo più a darci delle risposte. Assodato che la PAS esiste, anche se il comitato scientifico internazionale non la riconosce, assodato che è causata dalla volontà di nuocere di un genitore nei riguardi dell'altro genitore e che per farlo non si pone scrupoli per i danni spesso irrecuperabili che causa in minori, che fra l'altro sono pure suoi figli, è chiaro che occorre prima di tutto la ferma volontà di agire da parte dei giudici e non di demandare il tutto agli assistenti sociali. Gli strumenti per scoprire se i figli sono stati condizionati ci sono, ma anche quando lo si scopre, i giudici, al fine di accelerare le procedure, non considerano relazioni di CTU da loro stessi imposte. Questo è il vero grande problema, il resto sono solo chiacchere inutili. Saluti. Padre separato che parla per esperienza personale.

  5. Non so fino a che punto si conosca a fondo il problema, visto che trovo scritta l'errata definizione di affidamento congiunto anzichè l'esatta di CONDIVISO. Spesso ci si improvvisa a voler parlare di argomenti delicati senza purtroppo averne nessuna cognizione in merito. E intanto i nostri bambini sono sempre più abusati da PAS e da un sistema che anzichè tutelarli è solo in grado di trovare il modo di riempirsi le tasche alla faccia dei minori e di tanti genitori disperati. Michelle, scusa la mia franchezza, ma io credo che tu, come la tua compare Buongiorno, non dovresti trattare certi argomenti così delicati perchè in gioco c'è la vita dei nostri figli. I soldi a disposizione, potrebbero essere impiegati in ben altro modo a cominciare da fare corsi gratuiti aperti a tutti sulla NON applicata legge 54/2006 LEGGE DEL CONDIVISO non più sul congiunto (ignorante!)

  6. Fermo restando che ogni iniziativa volta al riconoscimento del principio della bigenitorialita' e' meritevole sarebbe opportuno sapere quali condotte raffigurano il reato considerando che l'alienazione parentale non e' riconosciuta con la S di sindrome dal comitato scientifico internazionale e tanto meno dalla magistratura italiana. Leggasi sentenza di Cittadella. Non vorrei che con il riconoscimento del reato invece di redimere il conflitto lo si promuovesse e perpetrasse. Leggi e reati annessi già esistono basterebbe applicarli e non interpretarli. il fenomeno esiste, indubbio! Mi ponevo piuttosto qualche interrogativo; se viene "riconosciuto" il reato, chi è la parte lesa il figlio? il genitore subente? quali condotte circoscrivono il reato? chi il titolare delle indagini ? organi di polizia giudiziaria? necessità di percorso peritale per il riconoscimento del reato? cosa determina la volontarietà del dolo? si può rifugiare nell'elemento psicologico l'agente ? a cosa serve visto che ne 574 c.p. o 388 c.p. vengono quasi mai presi in considerazione ? ripeto, non vorrei fosse uno strumento del male più che del bene del minore. Cordialità Presidente centro antiviolenza bigenitoriale onlus

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