Il seno è soggetto alla formazione di due tipi di noduli: benigni e maligni. Nel gruppo dei noduli benigni rientra anche la mastopatia fibrocistica.

È una lesione mammaria molto diffusa caratterizzata dalla presenza di dolore, cisti e modularità diffusa nella mammella. È una patologia legata alla fluttuazione degli ormoni che si verifica durante il ciclo mestruale. È una condizione benigna, ma che va comunque tenuta sotto controllo.

Sintomi e cause

Quelli più diffusi sono: ipersensibilità, dolore e tensione al seno. Sintomi che aumentano di intensità in prossimità del ciclo mestruale. Si può avvertire un senso di fastidio e pesantezza soprattutto nel quadrante superiore della mammella, conseguenza dell’ingrandimento delle aree nodulari. Al microscopio è possibile notare ipertrofia e iperplasia sia delle ghiandole che degli interstizi tra le ghiandole, per questo la mastopatia fibrocistica viene anche chiamata displasia mammaria benigna.

È una patologia legata all’attività endocrina dell’ovaio, infatti, tende a ridursi dopo al menopausa. Si pensa però che esista anche una certa predisposizione congenita.

Diagnosi e cure

Una prima diagnosi viene fatta dal ginecologo attraverso la palpazione del seno, a cui fa seguito, per una diagnosi definitiva, una mammografia, un’ecografia mammaria o una biopsia.

Solitamente è una patologia che non necessita di particolari terapie. Il dolore può essere curato tramite l’assunzione di FANS, aspirina o mediante l’uso di gel a base di progesterone. Se i noduli sono particolarmente fastidiosi, si può decidere di eliminarli attraverso il drenaggio del liquido o mediante intervento chirurgico.

Alimentazione

La nostra salute passa per la tavola, dobbiamo sempre tenerlo a mente. È un discorso che vale anche per questa patologia. Esistono infatti degli alimenti associati alla formazione dei noduli benigni al seno, come il cioccolato, a causa della presenza di metilxantine. È quindi opportuno limitarne il consumo. Da evitare i grassi animali saturi e i grassi idrogenati perché possono aumentare l’infiammazione e il dolore.

Fibroadenoma: caratteristiche e cura

Il fibroadenoma è il più comune tumore benigno nelle donne sotto i trent’anni. La sua comparsa avviene solitamente durante l’età fertile, tra i 20 e i 40 anni. Le sue caratteristiche sono facilmente  individuabili: si presenta come un nodulo, o più noduli, di dimensioni generalmente comprese tra 1 e 3 cm, di consistenza dura, mobile e indolore, anche se a volte può causare un po’ di fastidio.

Le sue dimensioni possono però aumentare nel corso del tempo, soprattutto in legame alla gravidanza e all’allattamento, e regredire durante la menopausa.

Capita spesso che siano le donne stesse a rendersi conto della presenza del fibroadenoma, mediante l’autopalpazione o l’ingrandimento a cui esso, come abbiamo detto, può andare incontro. Spetterà poi al medico confermarne l’esistenza tramite l’ecografia mammaria. Si ricorre alla mammografia e all’agobiopsia mammaria qualora ci siano sospetti per carcinoma mammario.

Una volta accertata la natura non maligna del nodulo, il medico deciderà se asportarlo chirurgicamente o semplicemente controllare la sua evoluzione nel tempo attraverso ecografie e controlli clinici. L’intervento viene effettuato nei casi in cui il fibroadenoma risulta più grande di 3 cm e associato a dolori o altri sintomi.

Un particolare tipo di fibroadenoma è il tumore filloide: si  manifesta generalmente tra i 30 e i 50 anni, ha una consistenza non omogenea, tende all’accrescimento e può degenerare in un tumore maligno, per questo è necessario asportarlo chirurgicamente.

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