Ore di angoscia per Pannella
Dal premier Matteo Renzi al candidato sindaco di Roma Roberto Giachetti, passando per Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono tante le personalità della politica italiana che stanno mostrando la loro vicinanza a Marco Pannella, che in questi giorni sta destando non poche preoccupazioni per via del suo stato di salute, compromesso da due tumori (uno al fegato e uno ai polmoni).
L’eccessiva spossatezza dovuta alla malattia ha costretto il leader radicale a saltare, per la prima volta in tutti questi anni, il suo tradizionale intervento domenicale in radio, mettendo così in allarme amici e conoscenti.
Il primo a mostrargli al sua vicinanza è stato il presidente Mattarella, seguito dal premier Matteo Renzi e il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti, che si sono recati insieme a fargli visita presso la sua abitazione a Roma.
“Tutti condividono l’idea che Pannella sia una grandissima personalità della storia politica italiana. Ci abbiamo scherzato, ci abbiamo parlato e adesso lo lasciamo ai suoi incontri e al suo riposo. Lo abbiamo visto comunque bello tonico”, ha dichiarato il presidente del Consiglio all’uscita.
“Che poi potrebbe essere un qualunque posto nel quale semplicemente osservare l’effetto che fa – ha scritto Giachetti su Facebook a commento di uno scatto che lo ritrae insieme a Pannella e a Renzi durante la visita -. Filippo ci ha immortalati così mentre il ‘vecchio’ ci ospita nella sua ‘osteria’ e parla di futuro, di programmi, di Politica. E nell’anima ribolle incontenibile l’amore per questo momento che, per quanto desiderato, mai avrei immaginato così intenso, così vero, così vivo.”
Successivamente è stata la volta di Silvio Berlusconi: “Se in Italia c’è una personalità che ha sempre lottato e continua a lottare per la crescita civile, morale e politica del Paese, questa è Marco Pannella – ha commentato il leader di Forza Italia -. L’ho trovato bene, di aspetto rassicurante. È l’italiano che ha dato di più al suo paese, facendo battaglie su tutto ciò su cui gli sembrava giusto impegnarsi. Un grande personaggio a cui sono molto affezionato.”
Alla visita di Berlusconi ha fatto seguito “la lunga telefonata” con il presidente emerito Giorgio Napolitano, occasione per parlare della campagna del Partito Radicale per il diritto alla conoscenza e per la transizione allo stato di diritto.
