Marco Pannella biografia

Marco Pannella è morto ieri, giovedì 19 maggio, nella clinica romana Nostra Signora della Mercede, dove era ricoverato da quando le sue condizioni di salute si erano aggravate, tanto da portare i medici a sedarlo, decisione da lui accolta con un “grazie”. Negli ultimi giorni, infatti, i dolori legati ai due tumori erano ormai divenuti insopportabili.

Commemorazione dal mondo politico e non solo. Domenica, a Teramo, sarà allestita la camera ardente per consentire l’ultimo saluto al leader radicale e alle sue innumerevoli battaglie, indelebili nella storia italiana.

Marco Pannella vita politica

Nato a Teramo nel 1930, si laurea in giurisprudenza e diventa giornalista professionista. Il suo impegno in politica inizia fin da giovanissimo: a vent’anni, incaricato nazionale universitario del Partito liberale; a ventidue, Presidente dell’UGI (Unione Goliardica Italiana, associazione delle forze laiche studentesche), a ventitre, Presidente dell’Unione nazionale degli studenti universitari (UNURI).

Nel 1955 fonda, insieme a un gruppo di intellettuali e di politici democratici, liberali e socialisti (tra i quali Valiani, Calogero, Scalfari), il Partito Radicale, con l’obiettivo di fare “una nuova politica”, come recitava il motto. Quando il partito si trova in crisi, indebolito da scissioni interne e dall’avanzata del centro-sinista, torna in Italia (era corrispondente de “Il Giorno” a Parigi) e si prende la testa del partito, divenendone segretario: siamo nel 1963.

Due anni dopo è l’anima della campagna in favore del divorzio, una battaglia che sembrava già persa in partenza, visto il peso del Vaticano e della Democrazia Cristiana, invece i fatti andarono diversamente, e Pannella portò a casa la vittoria, contro ogni pronostico.

Gli anni ’70 sono quelli del quotidiano “Liberazione” e, sopratutto, della campagna sull’aborto e della legalizzazione delle droghe leggere.

Nel 1976 viene eletto per la prima volta alla Camera (sarà rieletto nel 1979, nel 1983 e nel 1987). Poco dopo scoppia il caso Moro, che vede i Radicali schierati in favore della “linea dura” contro i terroristi, affiancati in questo dallo scrittore siciliano Leonardo Sciascia al quale, per le elezioni del 1979, Pannella offre la candidatura alla Camera e al Parlamento europeo. Lo scrittore accetta.

Intanto, viene approvata la legge 194 sull’aborto, subito osteggiata dal fronte cattolico che chiede e ottiene il referendum abrogativo: il 67,9% degli italiani vota per il “No” all’abrogazione.

In quegli anni esplode anche il caso Enzo Tortora, accusato e arrestato ingiustamente per via di uno scambio di persona. I Radicali si schierano accanto al presentatore televisivo, critici nei confronti dell’operato della magistratura. Tortora diventa eurodeputato radicale nel 1984.

Tanti gli incarichi da lui ricoperti: Presidente della XIII circoscrizione del Comune di Roma (Ostia); consigliere comunale a Trieste, Catania, Napoli, Teramo, Roma e L’Aquila; consigliere regionale del Lazio e dell’Abruzzo; Deputato alla Camera del Parlamento italiano dal 1976 al 1992; Parlamentare europeo; parte della Commissione per lo sviluppo e la cooperazione; della Commissione per gli affari esteri, i diritti dell’uomo, la sicurezza comune e la politica di difesa; membro della Delegazione per le relazioni con Israele; ha preso parte all’Assemblea Parlamentare paritetica della convenzione fra gli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico e l’Unione europea (ACP-UE).

marco_pannella

Articolo precedenteMarco Pannella è morto
Articolo successivoLinfedema scrotale: sintomi e cure

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.