Marco Leonardi è nato 15 anni fa a Catania, occhi azzurri, bellissimo, sveglio, attraente, schietto, simpatico, pieno di voglia di vivere e di tenere le briglie del suo destino.

E’ già idolo delle teenager ed è omonimo di un altro Marco Leonardi, il famoso protagonista di Nuovo Cinema Paradiso. Il suo stesso nome potrebbe portargli fortuna.

E’ figlio di un mafioso attualmente in carcere ed è diventato una web star, una piccola star della rete.

E’ appena uscito il suo libro Il Web mi ha tolto dalla strada (“come una capsula del tempo” – dice lui) edito da Mondadori Electa.

 

Il successo social di Marco Leonardi

Il quindicenne catanese Marco Leonardi ha già conquistato oltre 335 mila follower su Facebook con i suoi sketch comici, gli scherzi ad amici e familiari combinati a parodie sull’universo femminile, i ‘vlog’ attraverso cui racconta di sé senza piangersi addosso e con estrema spigliatezza.

Insomma, è ad un passo dal diventare una web star.

Da settembre 2015, è presente su YouTube il social network dedicato ai video dove già raggiunto quota di oltre 172 mila iscritti con migliaia di visualizzazioni grazie a pochi video online comici e molto diretti.

Nel video 5 cose che non sai di me, Marco Leonardi racconta di aver dato il suo primo bacio all’età di 7 anni, di amare il cibo sano e gli animali.

In AskMarco risponde ad alcune domande rivolte dai fan dicendo che ha 2 tatuaggi sull’avambraccio destro, non è fidanzato ma potrebbe innamorarsi di una fan, chissà, non gli è mai capitato.

Organizza raduni con i fan, si è recato di recente a Milano per questo. Ha un fratello che si chiama Manuel.

Lo trovate anche su Twitter e Instagram, non intende risparmiare neanche un canale social per farsi conoscere.

Dietro le quinte di un sogno

E’ a due passi dal diventare web star e, forse, il novello youtuber lo è già con i suoi 335 mila follower su Facebook, oltre 172 mila su YouTube, 43.200 su Twitter e 557 mila su Instagram.

Perché? Cos’ha di tanto diverso dai suoi coetanei?

Dice no a ciò che il destino, nella sua situazione, avrebbe forse in serbo per lui ma c’è un dettaglio: Marco, figlio di un mafioso in carcere (arrestato e, poi, condannato nell’operazione Fiori bianchi), il destino vuole sceglierselo senza subirlo, senza starsene con le mani in mano.

I numeri per scommettere sul successo, nella vita, ce l’ha: come si dice, il buongiorno si vede dal mattino.

Come lui stesso ammette, non ha solo un sogno, ne ha tanti.

Il primo in assoluto è “andare in televisione”. Lo scrive nel suo libro Il Web mi ha tolto dalla strada, pubblicato il 18 aprile scorso da Mondadori Electa.

Marco Leonardi ha voglia di mettersi in gioco e ci sta provando da quasi due anni.

Sogna di fare l’attore, di trasferirsi in una grande città come Milano, Roma, Torino: condivide il suo sogno con i colleghi Antony Di Francesco e Alberico De Giglio (autore di You Dream, quindi già scrittore).

Il giorno più bello

Da sempre, Marco Leonardi ha dovuto affrontare persone che gli chiedevano, ogni giorno, perché il padre fosse in carcere e come aveva vissuto quell’esperienza.

Il giorno in cui dal mondo del web sono iniziati ad arrivare i primi risultati, Marco ha cominciato ad annotarsi sul telefono qualsiasi cosa gli capitasse.

Il giorno più bello della sua giovane vita? Quello in cui ha ricevuto a casa il contratto Mondadori per il suo primo libro. Non riusciva a crederci.

Marco Leonardi aveva già preso un sacco di appunti e gli serviva soltanto una buona penna che li ordinasse e lo correggesse.

Il primo traguardo importante della sua vita.

 

Il Web mi ha tolto dalla strada

A 15 anni, il suo sogno ha già iniziato a dare buoni frutti reali.

Il 17 aprile 2017, Marco Leonardi vede per la prima volta il suo libro dopo averci lavorato un anno: Il Web mi ha tolto dalla strada.

A pagina 51 c’è una lettera che ha dedicato a sua madre: sua madre la legge e non smette di piangere.

Lo stesso giorno, alle 17:26, registra la sua prima intervista per Studio Aperto su Italia 1.

Il giorno dopo, 18 aprile, esce ufficialmente il suo libro: gli viene consegnato il Silver Button, conclude la diretta su Radio Deejay a Deejay chiama Italia, l’intervista per Gente.

Dall’ufficio Mondadori Electa si trasferisce a Mondadori Store in Piazza Duomo (Milano) da protagonista. Sale sul montacarichi degli artisti e si affaccia dal balcone ammirando la folla di fan che sono in coda per lui, che – come dice Marco – “mi vogliono bene”.

Lui scrittore, alla Fiera dell’editoria italiana, lui impegnato a firmare copie del libro il 22 aprile al Centro Commerciale Auchan Mazzano (Brescia) ed al Carnevale di Gambettola in Emilia Romagna insieme al suo collega Alberico De Giglio.

Ha avuto anche l’onore di chiacchierare a tu per tu col direttore di doppiaggio e maestro Andrea Di Cicco presso gli Studi Titania (Roma).  

Nel libro, Marco Leonardi racconta la sua vita senza nascondere nulla: la famiglia, l’arresto del padre, l’addio alla scuola, il suo passaggio ‘dalle stelle alle stalle’ nella vita (dopo l’arresto del padre, si era messo a raccogliere ferro con lo zio), il successo come youtuber.

Spera di poter tornare a studiare presto: ha la licenza media, vorrebbe prendere il diploma e studiare recitazione.

Alcuni stralci del libro

“Durante il mio percorso sul web, di amici ne ho persi tanti, davvero tanti… Gli amici che ho ora, che sento sempre, sono quelli che ho conosciuto tramite il web”.

 

“Pensando a quanto ho passato, vedo la differenza… Il mondo virtuale è stato un modo per distrarmi da tutto e per non pensare ai problemi della mia famiglia. Mio padre era in prigione… Un giorno io e mia madre eravamo lì per vederlo, per parlare con lui… lui mi si è avvicinato e mi ha detto una cosa che non dimenticherò mai: ‘Figlio mio, io non ci sono più. Occupati della casa, non far piangere mamma e stalle vicino. Pensa a tuo fratello Manuel. Adesso l’uomo di casa sei tu’.

 

“La mia storia non c’entra niente con quella degli altri youtuber, né con quella di nessun altro. Nella mia vita ho vissuto cose che un ragazzo non dovrebbe mai vedere. Adesso ve le racconto, e vi dico come ho cercato di capirle.”

 

“Quando avrò un figlio, penso che sarà davvero figo potergli dire che ho scritto un libro con Mondadori, che facevo lo youtuber e che facevo eventi in giro per l’Italia”.

“So che ho rivelato cose che in genere si tende a nascondere, ma non ho nulla di cui vergognarmi. Certo non vado fiero di quello che è successo a mio padre, ma so che le cose che ha fatto in passato le ha fatte per necessità. E spero che le mie parole possano essere d’aiuto a chi si trova nella mia stessa situazione”.

 

“Posso dire la mia sulla proposta di togliere i figli ai mafiosi? Secondo me è giusto che chi ha sbagliato paghi, ma non devono pagare i figli. So cosa vuole dire crescere senza un padre, ma almeno so di poterlo andare a trovare. Non è giusto strappare i figli ai genitori”. 

Vi lasciamo al booktrailer pubblicato su YouTube 

 

 

 

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