Leonardo Mazzarotto è nato a Roma il 9 dicembre del 1998. Già dall’età di sei anni inizia a comporre le sue prime poesie. Ha continuato a seguire questa passione e nel 2012 vince il secondo premio al concorso letterario “La fantasia può aiutare” indetto dal Liceo Classico E. Montale di Roma. Nell’ultimo anno di frequentazione viene invitato a partecipare al concorso letterario “Ogni nota una goccia di cristallo: orizzonti di musica nella mia vita” indetto dal Ministero dell’Istruzione in memoria del pianista Arturo Benedetti Michelangeli e partecipa a diversi concorsi poetici, tra cui “Ossi di Seppia”, indetto dal comune di Taggia, “Città di Foligno”, indetto da AIDO-AVIS Foligno e “L’Arte in Versi”, indetto dall’associazione PoetiKanten. La seconda grande passione a cui si dedica è la musica ed in particolare il violino.

Leonardo Mazzarotto vince concorso musicale

Nonostante la sua giovane età vince più concorsi musicali, tra cui il concorso musicale nazionale “G. Visconti”, il concorso musicale nazionale “Città di Campagnano” e il concorso musicale internazionale “Città di Tarquinia”. Inoltre entra a far parte dell’orchestra giovanile dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e si esibisce in varie città tra cui Roma, Firenze, Bologna e Napoli. Oggi frequenta il quarto anno del liceo musicale di Roma “Farnesina”. La poesia rappresenta per Leonardo una possibilità di esprimere sé stessi che va oltre la parola di tutti i giorni e che porta chi ama quest’arte a sentirsi parte di qualcosa di bello, ogni giorno della propria vita.

Nello scorso mese di gennaio debutta su Rai 1 con La Compagnia del Cigno, una serie in sei puntate. La fiction racconta il rapporto tra un direttore d’orchestra dal carattere difficile e i suoi studenti, gli allievi del conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

La fiction ha come sigla il brano Sound of an Orchestra, del cantante Mika. Luca Marioni, il protagonista, è interpretato da Alessio Boni.

Matteo è l’allievo con il ruolo principale nella fiction La Compagnia del Cigno. Ha 17 anni ed un passato difficile: arriva a Milano da Amatrice, dove viveva con i genitori e suonava il violino prima del terribile terremoto che gli è costato la perdita di sua madre.

Viene ammesso al conservatorio Verdi ed è subito notato dal Maestro Marioni che decide di inserirlo nell’orchestra ma, almeno apparentemente, lo mette a dura prova. Ed è proprio il professore a creare “la compagnia del cigno”, sperando che Leonardo possa raggiungere lo stesso livello degli altri allievi che fanno parte dell’orchestra.

Come gli altri ragazzi protagonisti, Leonardo Mazzarotto è un vero musicista che sta muovendo i primi passi nel mondo della recitazione: suona il violino da circa dieci anni.

La sua passione per la musica è nata grazie a suo papà, un pianista che ha suonato insieme a molti artisti come Ron, Nada e Miguel Bosè. Suo padre ha smesso di collaborare insieme ai cantanti quando è nato lui, per stare più vicino alla famiglia. Il giovane attore ha due sorelle che come lui studiano uno strumento musicale, una il pianoforte e l’altra il violino.

Leonardo suona pianoforte e chitarra

Nel corso delle interviste ha raccontato la sua passione per il mondo della musica: “A dieci anni, quando feci l’audizione per entrare alle scuole medie musicali. Suonavo già il pianoforte e la chitarra, ma i professori mi dissero che avevo un orecchio perfetto per uno strumento complesso e impegnativo come il violino. Io seguii il loro consiglio, scoprendo solo più tardi quanto fosse davvero impegnativo”. Per diventare un bravo musicista, tuttavia, ha dovuto fare dei sacrifici:“Ho sacrificato gran parte della mia adolescenza[…]. Non avevo tempo per gli svaghi e in più non potevo permettermi di espormi a dei traumi facendo sport”. Tra i suoi fan, in particolare tra le giovani donne, in molte si chiedono se Leonardo, nella vita, sia fidanzato o single. E lui risponde così: “Finora lo studio non mi ha lasciato molto tempo per l’amore. Cercherò di recuperare. Non ho un tipo ideale, la qualità che guardo in una persona è l’altruismo, la sua capacità di spendersi per gli altri”. Ma a parte l’amore, Leonardo ha manifestato il desiderio di recitare dopo avere scoperto l’entusiasmo sul set:“Questa fiction mi ha scombussolato i piani perché ho scoperto che recitare mi piace tantissimo e non escludo di continuare su questa strada.[…] La musica è tutta la mia vita, ma la recitazione è… tanta roba!”

Leonardo Mazzarotto nel ruolo di Matteo

Racconta anche le cose in comune che ha con il suo personaggio nella fiction: “Tra me e Matteo ci sono chiaramente delle cose in comune e altre più divergenti. Nell’interpretazione di Matteo, in particolare per le scene più drammatiche, io ho sempre sentito una certa lontananza, per il semplice fatto di ritenermi molto fortunato e ritenere la mia vita molto fortunata e vuota di cose negative e dolorose. Questa è certamente una cosa di cui devo ringraziare la vita, però allo stesso tempo ha forse reso un po’ più difficile avvicinarmi al personaggio, anche se ho cose dolorose nel mio passato, ma non di quel livello. C’è stato un lavoro di immedesimazione per quel che riguarda il mio passato e la mia storia, ma per fortuna ho dovuto principalmente immaginare come dovesse essere Matteo. Di certo il lavoro che ho fatto è stato anche quello di parlare con persone che hanno vissuto ciò che Matteo ha vissuto, stare in quei posti, girare una settimana lì e prendere cinque minuti per ascoltare quel silenzio assordante”.

Parlando poi dei suoi colleghi attori racconta: “Anche in questo, prima dell’inizio delle riprese, da parte di noi ragazzi c’era un po’ di timore, nel senso che non sapevamo come sarebbe stato lavorare con persone del mestiere così esperte, che potevano esprimersi a nostro sfavore. Al contrario questa cosa non è accaduta e, anzi, con alcuni insieme ai quali ho lavorato a più stretto contatto come Alessandro Roja, Alessio Boni e Giovanna Mezzogiorno, oltre ad essere disponibili in tutto e sempre carinissimi, ci hanno anche fatto i complimenti, trovandosi bene loro stessi a lavorare con noi”.

Dal punto di vista della musica però, ha qualcosa da insegnare ai suoi colleghi della fiction: “Sì, perché ad esempio tra me e Alessio Boni ci sono state tantissime scene fatte insieme e, nella maggior parte dei casi, lui aiutava me per la recitazione con dei consigli che accettavo a braccia aperte, mentre in altre scene in cui toccavamo argomenti come la musica, ero io a subentrare con dei consigli, perché ovviamente sulla musica sono più preparato di lui. È stato molto bello questo scambio”.


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