Pornostar picchiata dal compagno

Non c’è giorno che passi senza la notizia di casi di violenze sulle donne. Tale frequenza tende a sortire un duplice effetto: se da una parte l’impennata del numero dei casi di violenza ha fatto nascere svariate iniziative e progetti a favore della difesa delle donne e volti a sensibilizzare l’opinione pubblica, dall’altra c’è il rischio di generare una sorta di assuefazione, come se i numeri elevati, paradossalmente, rendessero meno grave e di scarso interesse l’argomento.

Un caso di violenza diventa semplicemente “l’ennesimo caso di violenza”, si ascolta (o si legge) distrattamente la notizia e si va avanti, rilegando quella povera vittima a un semplice numero.

Tenere alta l’attenzione su questo argomento continuando a rendere noti i vari casi, anche se il copione sembra essere sempre lo stesso, è di fondamentale importanza per fronteggiare il fenomeno in maniera efficace. È un modo per non lasciare sole le vittime, per spingerle a denunciare i loro carnefici, prima che sia troppo tardi.

Ed è per questo che abbiamo deciso di raccontarvi questo storia. Sì, l’ennesimo caso di violenza su una donna, ma non per questo meno importante.

Lui, Jonathan Paul Koppenhaver, campione americano di MMA, lei, Christy Mack, una ragazza che nella vita ha deciso di svolgere la professione di pornostar. La loro relazione era ormai giunta al capolinea, ma la donna, prima di mettere la parola fine, tradisce il suo compagno.

Lui la trova a letto con un altro ed è lì che parte la sua furia cieca: 18 ossa rotte, fegato spappolato, naso rotto, costole incrinate, capelli rasati e tentata violenza sessuale.

Non potevo respirare, non ricordo come feci a uscire dalla doccia, ricordo solo che ero sul pavimento, nuda sul pavimento freddo”, racconta la ragazza sottolineando che lei e l’altro uomo non erano stati sorpresi a fare sesso ma erano vestiti. Christy è riuscita a scappare e ha chiesto aiuto ai vicini.

Ciò che sconvolge è la freddezza di Koppenhaver “ChristyMack ti amo e spero tu stia bene. Sono arrivato in anticipo per sorprenderti e aiutarti a prepararti per il tuo spettacolo. Non posso credere a quello che ho visto e non posso credere a quello che è successo”, il suo post su Twitter poche ore dopo l’accaduto.

Una violenza folle che gli è valsa ben 34 capi d’imputazione.

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