Gran Bretagna esce dalla Ue
La Gran Bretagna esce dall’Unione Europea. Dopo il testa a testa durato tutta la notte, con i primi sondaggi che davano in vantaggio il “Remain”, si è imposto il “Leave” con il 52%.
Europa sotto shock. Borse in caduta libera. Sterlina in picchiata. Rabbia di Scozia e Irlanda del Nord. Euroscettici francesi, olandesi e italiani chiedono il referendum nei rispettivi Paesi. Questo il clima che si respira dopo la Brexit.
Alta l’affluenza alle urne: ha votato il 72,2% dei cittadini. Il risultato di Gibilterra (Remain 95,4%, Leave 4,1%) aveva acceso subito le speranze dei pro-Ue, ma con Newcastle, dove ci si aspettava un’affermazione ben più netta del Remain, ha preso corpo quell’inversione di rotta che ha rovesciato le previsioni iniziali.
Esulta Nigel Farage, leader dell’Ukip, che ha definito il 23 giugno come l’Independence Day della Gran Bretagna. “È una vittoria della gente vera, una vittoria della gente ordinaria, una vittoria della gente per bene. Abbiamo lottato contro le multinazionali, le grandi banche, le bugie, i grandi partiti, la corruzione e l’inganno – ha affermato -. Ora potremmo cantare il nostro inno senza che Bruxelles ci dica che è sbagliato.” Farage ha poi chiesto le dimissioni del premier David Cameron.
E l’ipotesi che Cameron lasci l’incarico si fa sempre più forte, magari non nell’immediato.
Dal canto nostro, il primo ad esultare è stato Matteo Salvini: “Evviva il coraggio dei liberi cittadini! Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti.GRAZIE UK, ora tocca a noi.” Seguito da qualche esponente del Movimento 5 stelle: “I britannici hanno scelto la #Brexit. Ha vinto la democrazia e perso l’Europa delle banche. Il vento di cambiamento è sempre più forte!”, ha twittato Danilo Toninelli.
