Fobie: definizione , cause e rimedi

Con il termine fobia si indica una serie di paure persistenti verso oggetti, situazioni, animali, luoghi. Non vanno però confuse con la paura che scaturisce in seguito a qualcosa di oggettivamente pericoloso per la propria sopravvivenza, nel caso della fobia il pericolo è avvertito solo dall’individuo in questione.

Si parla di fobia quando il soggetto prova una paura forte, persistente e irrazionale nei confronti di oggetti e situazioni al punto che evita di entrare in contatto con essi, fa di tutto per tenersi alla larga e prova un senso di forte agitazione, che può arrivare anche ad attacchi di panico, quando si trova in presenza della causa della fobia o in previsione di un incontro con essa. Le fobie influenzano profondamente la vita dell’individuo, condizionano negativamente le normali attività quotidiane e le relazioni sociali. Il soggetto interessato sa che la sua reazione è esagerata, ma non riesce comunque a superarla. Lo stato di paura cessa con il venir meno della situazione temuta ma ciò nonostante persiste nell’individuo un senso di angoscia, la cosiddetta “ansia anticipatoria”, causata dal pensiero che l’evento possa ripresentarsi da un momento all’altro.

Perchè abbiamo paura e quante fobie esistono

L’origine della fobia va solitamente ricercata in un evento vissuto dal soggetto nell’arco della sua vita, esperienza che il sistema nervoso ha interpretato come spaventosa, collegandola a determinati oggetti o situazioni. Questa interpretazione è stata così marcata che il sistema nervoso della persona fobica ha imparato a reagire con paralisi o fuga (attacco fobico) ogni volta che vive o immagina quello stimolo.

L’elenco delle fobie esistenti è lunghissimo, le più diffuse sono le seguenti. Agorafobia: “paura della piazza”, ansia legata a luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto in caso di attacchi di panico o sintomi simili; fobia sociale: si manifesta quando la persona si trova in contesti sociali o deve fare qualcosa che può comportare un giudizio altrui; aracnofobia: paura dei ragni; ornitofobia: paura degli uccelli; cinofobia: paura dei cani, ailurofobia: paura dei gatti; idrofobia: paura dell’acqua; acrofobia: paura delle altezze; emofobia: paura del sangue; claustrofobia: paura degli spazi chiusi e stretti; scotofobia: paura dell’oscurità; aviofobia: paura di volare.

Come superare le fobie

Il metodo più efficace sembra essere quello psicoterapeutico: la persona viene gradualmente esposta alla causa della sua paura, questo mira a una riduzione progressiva dell’ansia provata dal soggetto, fino alla sua scomparsa. In termini tecnici si parla di desensibilizzazione. Si può decidere di iniziare la terapia partendo dall’analisi dell’evento che potrebbe aver provocato la fobia. Solo in alcuni casi alla psicoterapia viene associata quella farmacologica ansiolitica.

 

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