E’ arrivata nella giornata di ieri l’approvazione da parte dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna della legge che prevede l’obbligatorietà dei vaccini per gli iscritti al nido a partire dal prossimo anno educativo. La normativa in oggetto interviene ridisegnando i servizi educativi legati alla prima infanzia ed è stata approvata grazie ai soli voti del PD. Sel e i membri del centrodestra si sono astenuti mentre hanno manifestato la loro contrarietà i 5 stelle. 

Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità, ha commentato: “Apprezziamo moltissimo questa dimostrazione di leadership coraggiosa della Regione Emilia Romagna che ha fatto presto e bene una legge che avremmo voluto fosse necessaria, ma che i numeri rendono invece indispensabile.”

A supporto di ciò è bene ricordare che il numero dei bambini vaccinati è sceso sotto la percentuale che l’Oms considera di sicurezza, il 95%, sotto il livello di guardia. La curva ha cominciato a scendere già da qualche anno e l’andamento è preoccupante. Siamo arrivati fra il 93 e il 94% per le sei vaccinazioni contenute nell’esavalente e poco sopra l’85% per le vaccinazioni Mpr ovvero le vaccinazioni contro morbillo, rosolia e parotite.

Molti esperti ma anche il ministro della salute e il presidente della Repubblica Mattarella hanno parlato del problema legato alle vaccinazioni con toni preoccupati. E lo stesso Ricciardi, parlando al congresso dei pediatri italiani, ha rivelato di un bimbo venuto in contatto con la difterite, una malattia considerata ormai debellata in Italia e aveva affermato che, col calo delle vaccinazioni, ci si aspetta anche il ritorno della poliomelite.

Da inizio 2008 ad agosto 2016 sono stati segnalati in Italia più di 19mila casi fra bambini e adulti. Tra questi sono stati registrati anche alcuni decessi dovuti a complicanze della malattia nel 2008 in Piemonte, nel 2011 in Lombardia e nel 2015 una bimba nel Lazio. A ottobre dello scorso a Bologna è morta una bambina di nemmeno un mese a causa della pertosse: era troppo piccola per essere vaccinata ed evidentemente è entrata in contatto con la malattia perché è saltata la cosiddetta “immunità di gregge”.

Se oltre il 95% dei bambini viene vaccinato i virus e i batteri non circolano e tutti sono protetti. Questo può essere uno scudo anche per i piccolissimi ma anche per i nati con gravi malattie e che per questo non possono essere immunizzati. Attenzione!

 

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