Bere due bicchieri di acqua favorisce attenzione e concentrazione, quando la mente deve impegnarsi ad eseguire calcoli matematici, ragionamenti complessi o particolari attività.
E’ la recente scoperta di alcuni ricercatori dell’Università di East London i quali hanno dimostrato che bere due bicchieri di acqua accresce i tempi di reazione del cervello del 14%.
Due bicchieri di acqua perché?
Il team di scienziati inglesi ha appurato che chi beve mezzo litro di acqua manifesta tempi di reazione più rapidi rispetto a chi non lo fa. L’acqua, in sostanza, funziona per la nostra mente come se fosse un catalizzatore.
La nuova scoperta scientifica basata sui due bicchieri di acqua è frutto di almeno 4 anni di lavoro ed esperimenti.
Tutto è iniziato nel 2013 e, da allora, sono stati comparati test mentali eseguiti su donne e uomini prima e dopo aver bevuto.
Risultato: per tutti i soggetti, indistintamente, l’acqua ha contribuito a liberare parti del cervello impegnate ad inviare al corpo le informazioni sul bisogno di bere potenziando, in questo modo, la capacità di reagire ad altri impulsi.
Due bicchieri di acqua amici dei neuroni
Lo studio dei ricercatori inglesi suggerisce e raccomanda a chiunque di lanciarsi in un’attività mentalmente impegnativa dopo aver bevuto almeno due bicchieri di acqua per ottenere risultati migliori.
Non è magia alchemica ma un meccanismo che consiste in questo: lo stimolo della sete tiene impegnati alcuni neuroni che potremmo sfruttare per altre attività e, se togliamo a questi neuroni l’onore di pensare alla sete, è possibile ridurre i tempi di risposta e le prestazioni intellettive.
Provate anche voi a sperimentare tutto questo, magari prima di un esame o di un’importante meeting lavorativo.
Disidratazione: scatta un meccanismo simile a quello dello stress
Gli stessi ricercatori inglesi stanno tuttora lavorando su teorie ormonali per capire fino a che punto la disidratazione possa coinvolgere il cervello.
E’ probabile, secondo i ricercatori, che l’acqua possa servire anche per sistemare uno squilibrio del genere.
A sostenere questa nuova scoperta scientifica riferita ai due bicchieri di acqua alleati del cervello è un gruppo di ricerca della McGill University in Canada: è stato appurato che la vasopressina non soltanto gestisce i livelli di attenzione ed eccitazione ma ci spinge a bere prima di addormentarci pur non avendo particolarmente sete.
In mancanza di vasopressina si incorre in una graduale disidratazione.
Con la disidratazione si scatenano gli stessi meccanismi fisiologici dovuti allo stress, quindi per non rischiare una carenza di vasopressina non dobbiamo far altro che bere regolarmente anche quando non abbiamo sete.
In fondo, il corpo umano è fatto prevalentemente di acqua.
C’è chi raccomanda di bere due litri al giorno per depurarsi e chi di berne 8 bicchieri ma, per esempio, la questione degli 8 bicchieri non è stato ancora scientificamente dimostrata.
Da oggi, due bicchieri di acqua dovrebbero essere la regola di chi necessita in particolari momenti di una mente più attenta e concentrata per prendere decisioni migliori nel minor tempo possibile.