C’E’ UNA CONNESSIONE TRA BATTERI, INTESTINO, ANSIA E DEPRESSIONE MAGGIORE?
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‘enorme popolazione di batteri nell’intestino – conosciuta collettivamente come #microbiota intestinale – è capace di modulare direttamente e/o indirettamente l’attività e la funzione del sistema nervoso enterico (il “secondo cervello”); da li influenza la funzione del sistema nervoso centrale, compreso il comportamento!
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Molte malattie croniche sono associate a un’infiammazione lieve o moderata (che si misura attraverso i livelli nel sangue o nei tessuti di alcune molecole note come “citochine infiammatorie”).
Ciò succede anche nella depressione maggiore, dove circa un terzo dei pazienti presentano livelli di citochine infiammatorie (TNF e PCR) più alti rispetto alla popolazione normale non depressa.
Sebbene la fonte dei cambiamenti infiammatori non è ancora perfettamente chiara, la connessione con depressione e ansia è stata accertata sia a livello sperimentale che clinico.
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La controprova?
Le “malattie infiammatorie” sono associate con maggiore frequenza a depressione maggiore, e il trattamento con un laMedici prescrivono antidepressivi per bambini in cambio di resort diminuisce i livelli di citochine infiammatorie (IL-6 e TNF).
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Distinguiamo un momento le “cause” dagli “effetti” (i sintomi): l’infiammazione nel disturbo depressivo maggiore e nell’ansia può essere visto come un sintomo (un effetto) dello squilibrio del microbiota intestinale.
La cura dei sintomi quindi si basa su farmaci antidepressivi, su #goccine o #pilloline dell’ansia.
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Ma se lo squilibrio (o #disbiosi) è intestinale, la CURA DELLE CAUSE non può che seguire un’altra strada.
La strada dei batteri #PSICOBIOTICI
Quindi, se i batteri intestinali vengono riequilibrati, possono ripristinare a loro volta il corretto funzionamento del sistema nervoso enterico, che a cascata influenza il sistema nervoso centrale.
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A questo proposito è pertinente il dato che l’ingestione di #batteri benefici (#probiotici) si associa alla riduzione dell’infiammazione, alla riduzione dell’iperattività dell’asse HPA (l’asse dello stress) e alla attenuazione delle risposte allo stress.
E cura l’ansia e la depressione senza #psicofarmaci 😉
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(Ispirato da: Forsythe P., Bienenstock J, and Kunze W. A.: Vagal Pathways for Microbiome-Brain-Gut Axis Communication)
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Dott. Gabriele Prinzi