Il quotidiano The Times of India ha diffuso una sconvolgente notizia che ha come protagonista un bambino di 12 anni, incatenato e torturato perché non voleva studiare l’arabo.

La vicenda è avvenuta in una madrassa (scuola coranica) dello Stato meridionale dell’Andhra Pradesh. Mohammad, questo il nome del bambino, “Era entrato nella madrassa Minhajul Uloom del distretto di Medak due anni fa – hanno raccontato gli agenti – ma due settimane fa il suo insegnante, Kaleem Ahmed, e il responsabile della scuola, Maulana Farhat, hanno cominciato a usare le maniere forti, vista la sua resistenza allo studio della lingua araba.”

Il bambino, che è stato trovato dalla polizia incatenato e con bolle sotto i piedi, aveva tentato di fuggire altre due volte, alla terza ce l’ha fatta e, accompagnato dallo zio, si è recato dal giudice per fare la denuncia.

Il piccolo ha confermato davanti al magistrato che le vessazioni andavano avanti da quindici giorni, da quando cioè il suo rifiuto di studiare l’arabo è apparso definitivo. “Mi hanno incatenato e torturato”, Mohammed ha concluso così la sua deposizione mostrando le bolle sotto le piante dei piedi, segni inconfutabili delle violenze subite.

 

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1 commento

  1. Seh vabbeh, è stato trovato dalla polizia con le bolle ai piedi e incatenato E ANCHE è riuscito a fuggire solo la terza volta, per andare dal giudice… Ma che vuol dire? E' andato dal giudice dopo la fuga o l'ha trovato la polizia?

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