Costruzione del legame madre-figlio

Il bambino tende a sviluppare naturalmente un legame con la madre o con chi si prende cura di lui, un rapporto che varia col passare del tempo e può assumere caratteristiche differenti.

Lo sviluppo dell’attaccamento tra madre e figlio è strettamente collegato all’allattamento, alle carezze, alle parole che la mamma rivolge al bambino, gesti semplici e naturali che svolgono però un ruolo importante nella crescita del piccolo e nell’evoluzione del rapporto tra lui e chi lo accudisce.

Il bimbo si rende conto delle attenzioni che gli vengono rivolte e istintivamente si attacca alla persona da cui provengono. Col passare del tempo questo legame si arricchisce di nuove componenti, si rafforza e si manifesta in maniera differente.

Si possono individuare diverse fasi nello sviluppo dell’attaccamento tra madre e figlio:

  1. 0 – 2 mesi: il neonato sa distinguere l’odore, l’aspetto e la voce di chi si occupa maggiormente di lui e mette in atto una serie di segnali di riconoscimento come sorrisi, pianti, vocalizzazioni.
  2. 2 – 7 mesi: impara a riconoscere i familiari e ciò comporta il sorgere dell’ansia da separazione: il bambino non sa che quando una persona “scompare” può tornare e per questo motivo si spaventa se la figura di attaccamento “sparisce”.
  3. 7 – 24 mesi: si intensificano le proteste per le separazioni dalla madre e la diffidenza verso gli estranei.
  4. dai 24 mesi in poi: il legame diventa reciproco, si rafforza e a partire dai 3 anni il bambino inizia a rendersi conto delle sue emozioni, sensazioni e sentimenti.

Queste fasi sono molto importanti per consentire lo sviluppo di un legame sano tra madre e figlio, eventuali problemi e carenze durante la formazione dell’attaccamento comporteranno inevitabilmente degli ostacoli nella costruzione del rapporto, visibili già dal primo o dal secondo anno di vita.

L’attaccamento può essere diviso in quattro tipologie:

  1. sicuro: il bambino interagisce con la madre, gioca con lei e si mostra sereno. Quando viene lasciato con un estraneo appare turbato, ma al ritorno della madre si tranquillizza.
  2. insicuro-evitante: ignora la madre e non mostra grande preoccupazione quando lei se ne va.
  3. insicuro-ambivalente: il piccolo ha comportamenti contraddittori: a volte ignora la madre, altre cerca il contatto e si dispera quando si allontana.
  4. disorganizzato: appare disorientato sia in presenza della madre che in sua assenza.

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