Quante volte ci capita di concederci un aperitivo, un calice di vino o una birra quando terminiamo la nostra giornata lavorativa? Le bevande alcoliche sono diventate un elemento costante nella nostra quotidianità e senza nemmeno rendercene conto. Questa non è per niente positivo, soprattutto quando questa abitudine viene presa da ragazzi sempre più giovani.

Eppure è risaputo che piccole quantità di alcool non provocano danni, il classico calice di vino al giorno è tollerato, anzi fa bene ed è anche consigliato e previsto in molti piani alimentari…dov’è quindi la verità? Come sempre, nel mezzo.

La bevanda alcolica, infatti, una volta arrivata allo stomaco viene separata nel suo componente principale che è l’alcool etilico, il quale però non viene “digerito” ma viene assorbito immediatamente (ecco perché si dovrebbe accompagnare la bevuta con il pasto, per rallentarne l’assorbimento) e arriva in tempi rapidi al fegato, che riesce a metabolizzarne solo piccole quantità.

Vino: effetti negativi sul corpo

Quello che succede quando beviamo anche un semplice calice di vino, sostanzialmente è:

  • Viene aumentata la diuresi. Si inibisce, infatti, la liberazione di un ormone, la vasopressina, detto anche ormone antidiuretico, che ha il compito di regolare la concentrazione e la quantità di urina liberata dai reni. Vi capita mai di dover andare spesso in bagno dopo aver bevuto una birra?
  • Danno al fegato. Visto che l’alcool viene immediatamente assorbito e arriva rapidamente al fegato, qui può danneggiare in maniera più o meno grave gli epatociti, arrivando anche ad alterarne il DNA. Questo fa sì che il fegato non riesca a metabolizzarlo più, con rischio concreto di coma etilico.
  • Danni gastrici. Se il coma etilico si rischia quando il consumo è ingente e improvviso, anche la birra o il calice di vino quotidiano può provocare problemi. Infatti, avendo una bassa gradazione alcolica, stimolano molto le pareti dello stomaco a liberare un ormone detto gastrina, che a sua volta aumenta la concentrazione di acido cloridrico nei succhi gastrici. Il risultato è che ci si predispone a gastriti croniche, fino ad arrivare alla sindrome del colon irritabile.

Quindi cosa fare di fronte alla tentazione di una birra fresca o di un cocktail in compagnia?

1) Evitare il più possibile l’alcool. Preferire bevande più naturali quando si è al bar (centrifugati, spremute, ecc.)
2) Accompagnare sempre il vino o la birra con un pasto completo. In questo modo rallenteremo o annulleremo tutti gli effetti negativi.
3) Non bere più di un calice di vino o un bicchiere di birra a pasto. Un quantitativo ridotto di alcool è assolutamente gestibile dal nostro corpo, ma non deve diventare il sostituto dell’acqua.
4) Bere raramente. Come abbiamo visto, una birra al giorno sembra innocua ma potrebbe creare più danni del concedersene un paio una giorno a settimana.

Ma bere in eccesso o frequentemente non è solo un danno che provochiamo a noi stessi, ma anche un vero e proprio reato perché ci rende pericolosi anche per gli altri. Infatti, informazioni molto utili da tenere bene a mente sono quelle riguardanti il consumo di alcool quando si guida, cosa che riguarda soprattutto i giovanissimi e che è ASSOLUTAMENTE DA EVITARE. Infatti:

  • Secondo l’INRAN: “il tasso alcolemico che è in grado di provocare il coma etilico è pari o va oltre i 4 grammi per litro di sangue” ma per gli adolescenti la soglia di abbassa a 2,5 g per litro di sangue.
  • Secondo l’ACI: “La normativa attuale italiana stabilisce come valore limite legale il tasso di alcolemia di 0,5 g/litro: guidare un veicolo oltre questo limite – e quindi in stato di ebbrezza – costituisce un reato, punito, oltre che con la perdita di 10 punti della patente, con le severe sanzioni previste dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada”.

Dalla pagina Facebook Alimentazione Sana – Sarah di Lauro

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