Nel pomeriggio di ieri, sabato 7 gennaio, un uomo, Renzo Cerro, originario di Frosinone è entrato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, nel pieno centro della Capitale, e con un coccio di bottiglia ha aggredito due sacerdoti, il sacrestano e il padre superiore colpendoli direttamente al volto. Subito dopo il fatto l’uomo di 41 anni ha tentato la fuga ma è stato subito fermato dai Carabinieri. 

Questa la ricostruzione dei fatti per la quale sono stati utili i racconti dei fedeli. Alcuni testimoni, che al momento dell’aggressione si trovavano proprio all’interno della Basilica, verso le 17 hanno sentito delle urla provenire direttamente dalla sacrestia e poi hanno visto un uomo fuggire frettolosamente verso l’esterno. Qui però l’uomo è stato subito intercettato da militari di pattuglia che si trovavano proprio nei pressi di Santa Maria Maggiore. Tra gli aggrediti a riportare le ferite peggiori è stato il sacrestano, padre Angelo Gaeta, che è stato trasportato subito in codice rosso al policlinico Umberto I a causa di una profonda ferita dallo zigomo al mento. Ferito più lievemente, ma trasportato comunque nello stesso ospedale anche l’altro sacerdote, padre Adolfo Ralf. Prima di aggredire i sacerdoti l’uomo avrebbe detto qualche parola come “sono incompreso” e dopo il gesto è stato fermato in Piazza Dante. Dopo aver visto i carabinieri andargli incontro l’uomo avrebbe cercato di liberarsi del coccio di bottiglia con il quale aveva poco prima aggredito i sacerdoti nella sacrestia. 

Dell’uomo si sa che è originario di Roccasecca, in provincia di Frosinone e secondo i primi accertamenti soffrirebbe di problemi psichici e che frequentasse gli ambienti ecclesiastici per ricevere aiuto. Sono però ancora sconosciuti i motivi del gesto. La pattuglia dei carabinieri che ha bloccato l’aggressore si trovava al di fuori della Basilica di Santa Maria Maggiore in servizio di vigilanza poiché questa rientra tra gli obbiettivi sensibili della capitale.

 

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