Ebbene sì, questo è un titolo che fa un po’ impressione, ma ha un suo fondamento. Perché il 70% degli italiani viene etichettato come analfabeta? Considerando poi che la cifra autentica si aggira attorno all’80 per cento vuol dire che tra la gente che casualmente incontriamo al bar, negli uffici, per la strada, in metropolitana o nel negozio sotto casa, 3 persone su 4 sono “analfabeti”. Il termine però in questo caso non va assolutamente inteso nel suo significato classico e cioè come la sola incapacità di leggere e di scrivere, ma piuttosto sta ad indicare il fatto che la maggior parte delle persone è incapace di ricostruire ciò che ha appena letto, o ascoltato, o guardato in tv o tramite pc. 

Difficoltà a comprendere

Queste persone vengono definite analfabeti “funzionali” e si collocano in un’area che sta al di sotto del livello minimo di comprensione nella lettura o nell’ascolto di un testo dalla media difficoltà. A questo si va ad aggiungere la perdita della funzione del comprendere e spesso chi ne è affetto non se ne rende nemmeno conto. 

Questo fenomeno si inserisce perfettamente nella considerazione della civiltà di oggi non più come una civiltà della ragione ma come una civiltà dell’emozione. Secondo questo profilo dunque, la società di oggi è una società nella quale la competenza minima per individuare la capacità di articolazione del proprio ruolo di “cittadino” appartiene solamente al 20 per cento dei nostri connazionali.

Questo però, non è un problema solo italiano ed è associabile anche all’evoluzione delle tecnologie elettronico e alla sostituzione del messaggio letterale con quello iconico. Le percentuali attribuili ad altre società come Francia, Germania, Inghilterra o Usa non si avvicinano però al livello di paesi come l’Italia o la Spagna.

Un dato particolarmente impressionante è emerso anche da un’analisi dell’Istat: il 18,6 per cento degli italiani (quasi uno su cinque) nel corso dell’anno appena trascorso non ha mai aperto un libro o un giornale, non è mai andato al cinema, al teatro o a un concerto.

Analfabetismo funzionale Italia

L’analfabetismo funzionale è una condizione in cui una persona è in grado di leggere e scrivere, ma non ha le competenze necessarie per comprendere e utilizzare efficacemente le informazioni che legge o scrive. Questo può essere causato da una mancanza di istruzione formale, ma anche da un’istruzione inadeguata o da una mancanza di opportunità per praticare le competenze acquisite.

L’analfabetismo funzionale può avere un impatto significativo sulla vita di una persona, poiché può limitare le loro opportunità lavorative e di formazione continua. Inoltre, può rendere difficile per una persona comprendere e utilizzare informazioni importanti, come le istruzioni per prendersi cura della propria salute, comprendere i documenti delle bollette o navigare sul web.

Ci sono molti modi per combattere l’analfabetismo funzionale, tra cui:

  • Offrire programmi di alfabetizzazione per adulti che possono aiutare le persone a sviluppare le competenze di lettura e scrittura di base.
  • Includere l’alfabetizzazione nei programmi di formazione professionale per assicurare che le persone abbiano le competenze necessarie per svolgere il loro lavoro.
    • Creare programmi di supporto per le famiglie per promuovere l’importanza dell’istruzione e aiutare i genitori a supportare i loro figli nell’apprendimento.
    • Incoraggiare la lettura e la scrittura attraverso programmi di promozione della lettura e iniziative di lettura ad alta voce.
    • Aumentare l’accesso alle risorse educative, come libri e dispositivi tecnologici, per le comunità a rischio di analfabetismo funzionale.

    Un’altra soluzione potrebbe essere quella di incentivare la formazione continua e il perfezionamento delle competenze, in modo che le persone possano continuare ad apprendere e migliorare le loro capacità di lettura e scrittura durante tutta la loro vita lavorativa.

    In generale, l’analfabetismo funzionale è un problema importante che può avere un impatto negativo sulla vita delle persone.

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